di Gi Elle
Stanno giungendo al loro apice, a Nimis, le proposte del ricco programma per le festività di fine anno messe a punto dalla civica amministrazione. Proprio oggi, infatti, nell’antica Pieve dei Santi Gervasio e Protasio, alle 20.30, c’è un invitante concerto denominato “I dis magjics dal Nadal”, un viaggio sonoro nella tradizioni popolari natalizie in Friuli con gli interventi del professor Angelo Floramo, direttore della storica Biblioteca Guarneriana di San Daniele, mentre la parte musicale sarà interpretata da Marisa Scuntaro, Lucia Clonfero e Michele Pucci.
Altro concerto da non perdere è fissato poi per venerdì 20 dicembre, ma questa volta nel Duomo di Santo Stefano. Sempre alle 20.30, ci sarà “NimisINcanto e Babbo Natale” con protagoniste le realtà corali delle Scuole del paese, mentre ospite d’onore sarà il “Copernicoro” di Udine, diretto da Serena Vizzutti. La vigilia di Natale, invece, tradizionale “Messe di Madins”, alle 22, nella Chiesa di San Giorgio a Monteprato con il coro “Vos de Mont” di Tricesimo, diretto da Marco Maiero. Gran finale poi all’Epifania con il “Risveglio del Pust”, a Cergneu, e l’accensione dei vari falò su tutto il territorio comunale.
Il “Copernicoro” di Serena Vizzutti.
Domenica scorsa, invece, in occasione della festa dell’Immacolata c’era stata la ormai tradizionale accensione, tra le note della Banda di Vergnacco, del maestoso platano di piazza 29 Settembre, ricoperto di migliaia di candide luci, che dona un’immagine molto suggestiva e apprezzata da tutti al centro del paese che nell’occasione aveva festeggiato anche le sue associazioni. Giovedì era poi seguito il concerto “Spietant Nadal cu lis Armonichis” che ha visto applaudito protagonista il Gruppo fisarmonicisti di Tarcento, diretto da Massimo Pividori (le due foto sono tratte dai post di Maurizio Comelli e Aldo Attimis).
I Fisarmonicisti di Massimo Pividori.
Tornando alla Pieve, cornice del concerto natalizio di questa sera, va detto che all’interno della stessa si possono nuovamente ammirare le tele della Madonna con le Sante Lucia e Apollonia e di San Giovanni Battista restaurate recentemente dalla ditta Lizzi di Artegna – la stessa che ha restituito alla sua bellezza, la scorsa estate, il Santuario delle Pianelle – per il lodevole intervento dei fabbricieri Ennio Sturma e Giacomino Tubetti. Si tratta delle pale che erano sugli altari delle navate laterali prima dei generali restauri della vetusta “Plebs” del 1964 che erano stati promossi dal cardinale Ildebrando Antoniutti al fine di dare una nuova luce alla Matrice, uno dei luoghi sacri più importanti e conosciuti dell’intero Friuli, risalendo le sue origini al VI secolo dopo Cristo come hanno permesso di accertare proprio quegli studi condotti 55 anni fa.
Le pale restaurate nell’antica Pieve.
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In copertina, una bellissima foto del platano illuminato della piazza.
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