di Giuseppe Longo

Missione compiuta! La “Grado-Graz Bike Tour” è arrivata a destinazione dopo una pedalata di quasi 400 chilometri percorrendo la Ciclovia Meridionale Mitteleuropea realizzata sfruttando il tracciato di quella che fu la Ferrovia Trieste-Vienna, nata dal genio del progettista Carlo Ghega – al quale il capoluogo giuliano ha dedicato una importante via del Borgo Teresiano – nella seconda metà dell’Ottocento. Una missione che ha permesso anche di sottolineare quanto sia importante il cicloturismo, un asset su cui investire, in particolare per unire due località turistiche d’eccellenza come Grado e Graz accomunate da una eccellente rete di piste riservate alle due ruote.
Soddisfatto dell’esperienza l’assessore al Turismo Matteo Polo: “Siamo arrivati a Graz sfidando la pioggia, il freddo e il vento per promuovere il fatto che Grado sia una località sempre più sostenibile, per promuovere la ciclabilità e la stagione balneare 2019. Sono consapevole che l’iniziativa debba compiere molti passi (pedalate) in avanti, ma che molti siano già stati compiuti rispetto alla prima edizione. Ringrazio Sogit – ha detto Polo che è anche vicesindaco – per l’organizzazione, i numerosi sponsor per il sostegno, le amministrazioni che ci hanno accolto, ma soprattutto le persone che mi hanno accompagnato in questa iniziativa che sono i pionieri della Ciclovia Meridionale Mitteleuropea”.

I cicloturisti di Grado a Graz con il sindaco Nagl e l’assessore Hohenssiner.

“La bikeconomy in Europa – gli ha fatto eco il sindaco Dario Raugnavale oltre 500 miliardi di euro all’anno ed è un mercato in continua ascesa. Con l’avvento delle nuove tecnologie applicate alla mobilità lenta è andata ampliandosi la platea di utenti che possono accedere al cicloturismo e i maggiori tour operator a livello mondiale ormai annoverano tra le loro offerte dei pacchetti ad esso dedicati. Questa forma di turismo rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio che per peculiarità in termini di produzione enogastronomica, paesaggi, storia e cultura non è secondo a nessuno. Fare rete con gli Stati a noi vicini per il completamento delle infrastrutture e per l’apertura di nuove vie pedalabili in tutta sicurezza è la strada da seguire senza indugio affinché questa economia possa dare delle importanti risposte in termini di crescita economica sostenibile e di ricadute occupazionali per i giovani. Grado in questo contesto – ha aggiunto il primo cittadino – vuole giocare un ruolo di primordine intercettando un mercato che in Europa rappresenta già un’importante realtà e lo vuole fare attraverso delle politiche di area vasta in collaborazione con i Comuni limitrofi e con gli Stati confinanti, riacquistando centralità rispetto al ruolo di spiaggia della Mitteleuropa”.

L’intrepida delegazione isolana che ha preso parte al Grado-Graz Bike Tour” – esattamente 387 chilometri coperti in cinque tappe  – ha  attraversato tre nazioni e, seguendo il tragitto di quella che appunto fu la Ferrovia Meridionale Trieste-Vienna, è giunta a destinazione nel pomeriggio di mercoledì scorso.
Il giorno successivo il gruppo gradese è stato accolto, nel corso di un incontro ufficiale, dal sindaco di Graz, Siegfried Nagl, e dall’assessore allo Sport, Kurt Hohenssiner, nello splendido Rathaus, il municipio del capoluogo della Stiria, che sorge nella centralissima piazza.
Nell’occasione, l’assessore Polo, che aveva pedalato assieme al gruppo, ha presentato alla stampa austriaca l’esperienza appena trascorsa, spiegando appunto come il cicloturismo sia un asset su cui investire ancora parecchio, in particolare per unire due località turistiche d’eccellenza come Grado e Graz accomunate da una eccellente rete di piste ciclabili che si prestano perfettamente per promuovere questo tipo di turismo “sostenibile.

Ancora un momento della visita.

Partito sabato 6 aprile, durante la prima giornata il gruppo, formato da una ventina di ciclisti tra cui anche il sindaco Raugna e il campione mondiale di ciclismo su strada Moreno Argentin, ha incontrato nelle diverse tappe del Friuli Venezia Giulia le autorità locali, in segno della massima collaborazione e sinergia: a Turriaco il sindaco Enrico Bullian (che si è unito al gruppo proseguendo in bici fino a Trieste), a Staranzano il sindaco Riccardo Marchesan e il consigliere regionale Diego Moretti, a Monfalcone l’assessore allo Sport, Francesco Volante, e a Trieste l’assessore al Turismo, Francesca De Sanctis. Postumia l’ultima tappa della giornata, dopo un tragitto di ben 108 chilometri, cittadina in cui il gruppo ha incontrato il sindaco Igor Marentič e il vice Andrej Berginc. Nei giorni successivi la delegazione isolana ha attraversato la Slovenia fermandosi a Lubiana, Lasko e Maribor. Gli incontri sono stati occasione di promozione turistica del territorio gradese, ma anche di sensibilizzazione rispetto all’importanza delle ciclovie.

Il percorso ha toccato aree di grande rilievo paesaggistico e culturale, sul tracciato della Ferrovia nata, come dicevamo, dal genio del progettista Carlo Ghega nella seconda metà dell’Ottocento. Percorrendo l’itinerario in sella alle bici, il gruppo ha promosso attivamente la mobilità sostenibile mettendo in relazione all’importanza storica che ha avuto tale collegamento ferroviario con la connessa realizzazione del Porto di Trieste ed altresì con lo sviluppo del turismo balneare gradese sotto l’egida dell’impero austro-ungarico.
Con questa iniziativa dunque – l’avventura del gruppo di ciclisti è stata promossa in tempo reale sulla pagina Facebook Grado-Graz Bike Tour” che in breve tempo ha raggiunto e superato i 1800 fans -, la vecchia Ferrovia Meridionale si è rinnovata in una veste intermodale e, al turismo da e per Grado, viene offerta una ulteriore opportunità di mobilità al passo con i tempi che consente di assaporare l’arte e la cultura attraversando e sostando in luoghi difficilmente raggiungibili con altri mezzi.
Una bella esperienza, insomma, e che ha aperto la strada – anzi la ciclovia – a questo turismo tutto particolare, amico dell’ambiente, che non potrà che fare bene a Grado. E ora si guarda già alla prossima avventura: quella che porterà il gruppo di pedalatori “graisani” a Vienna. Un obiettivo che è già stato messo in calendario per il 2020.

Il centro di Graz con il Rathaus.

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In copertina, Matteo Polo (al centro) col sindaco e l’assessore di Graz.

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