Sipario, a Udine, su un’edizione eccezionale di “Suns Europe” che incorona una giovane artista catalana. Con il suo stile unico, in cui si combinano elementi del jazz con altri della musica classica, la semplicità del pop con la complessità della progressiva, Magalì Sare ha infatti vinto la quinta edizione del Festival delle arti in lingua minorizzata che si è concluso sabato, nella splendida cornice del Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Magalì Sare durante l’esibizione.
I PREMI – «Per l’originalità del ritmo e la particolarità dell’esibizione. Per la grandissima presenza sul palco e la notevole padronanza vocale. Per il testo della canzone, il cui importantissimo messaggio viene trasmesso in modo impeccabile», la giuria tecnica internazionale ha premiato (per mano di Giovanni Govetto, in rappresentanza del Comune di Udine) Magalì Sare, un talento cristallino e una vena compositiva inesauribile per una ragazza che, a 28 anni, sembra essere una delle artiste più brillanti e promettenti della scena musicale catalana. Seconda posizione, invece, per la potenza “incendiaria” dei Mocker’s (Paese Basco), alle prese con l’hard rock e la psichedelia. Terzo l’”esplosivo” quartetto punk dei gallesi Sybs. A conquistare il pubblico, che ha gremito il Teatrone (superate le presenze dello scorso anno), è stato invece il bassosassone Leon Moorman, premiato da Sabrina Rasom, vicepresidente di Npld, ed Eros Cisilino, presidente di Arlef, il quale ha ricordato il valore di “Suns Europe” capace di parlare ai giovani grazie alla musica, ma non solo.
Il bassosassone Leon Moorman.
GRUPPI – Una serata divertente e coloratissima, quella andata in scena al “Nuovo”. Le band hanno messo passione ed entusiasmo esibendosi nella loro lingua madre. Presentati da altri due cantanti – il rapper friulano Doro Gjat e la cantautrice ladina Martina Iori -, sul palcoscenico si sono esibiti, oltre ai vincitori, anche i Malasorti provenienti dalla Sardegna, Mattiu Defuns dal Cantone dei Grigioni, Son of Fortune dall’isole Faer Øer, ma anche i galiziani Ataque Escampe, gli occitani Mauresca Fracas Dub, e la “nostra” Silvia Michelotti. Entusiasta Leo Virgili, direttore artistico dell’evento, che, a caldo, ha commentato: «È stata un’edizione in cui il livello dei gruppi è stato eccezionale. Sono tutti cresciuti tantissimo nel momento in cui sono saliti sul palco e questo, secondo me, dipende dall’energia che il Festival porta con sé. Dall’energia che scaturisce dall’unione, dall’incontro di questi ragazzi che ogni anno vengono qui e capiscono, facendolo proprio, lo spirito di ‘Suns Europe’».
Soddisfatto anche Carlo Puppo, presidente della cooperativa Informazione Friulana, società editrice di Radio Onde Furlane, organizzatrice dell’evento, e che peraltro, proprio nella serata di sabato, ha ricevuto un caloroso e lunghissimo applauso dal pubblico: «Anche quest’anno possiamo essere felici per un’edizione che non solo ha avuto un grande riscontro di pubblico nella serata finale, al Giovanni da Udine, ma anche negli altri appuntamenti, in particolare in quelli cinematografici (con due anteprime assolute, Sot de steli Fredis, di Stefano Giacomuzzi, e Predis, di Massimo Garlatti-Costa) che hanno visto il tutto esaurito». Soddisfazione per i numeri (interessanti anche i dati che arrivano “dal web”: con il sito che ha triplicato traffico, i social che hanno raggiunto 300 mila persone negli ultimi tre mesi, 11 mila solo con la diretta Facebook della serata finale coordinata dallo ‘Storytelling lab’ dell’Uniud, in collaborazione con l’emittente sarda Eja Tv), ma anche per il livello qualitativo di un festival fatto di molte cose: «Suns Europe è musica, arti performative, cinema, letteratura, ma è anche impegno e solidarietà. Quella che portiamo agli altri popoli e alle altre comunità rappresentate in questo Festival. Anche quest’anno – ha concluso Puppo – lo abbiamo fatto puntando l’attenzione su quello che succede in Catalogna, perché dietro le lingue ci sono comunità, ci sono popoli, e le loro lotte, sono le nostre. Quindi non possiamo che condividere anche i momenti di festa con loro».
Infine, tutti gli artisti sul palco.
IL FESTIVAL – Suns Europe – organizzato annualmente dalla cooperativa Informazione Friulana con il sostegno finanziario della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, dell’ARLeF, Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, e della Fondazione Friuli – gode del patrocinio del Comune di Udine, del Consiglio d’Europa e del NPLD, Network to Promote Linguistic Diversity, la rete europea per la promozione della diversità linguistica. Inoltre, si avvale della collaborazione di numerosi soggetti pubblici e privati, friulani e internazionali fra cui Etxepare Euskal Institutua (Paese Basco), Secretaría Xeral de Política Lingüística – Xunta de Galicia (Galizia), Babel Film Festival (Sardegna), RTR (Cantone dei Grigioni), Stichting REUR (Paesi Bassi) e CEC, Centro Espressioni Cinematografiche. Suns Europe ha il merito di trasformare la città di Udine in un crocevia di culture, lingue e artisti, creando contaminazione e confronto, dando spazio a una produzione artistica di assoluto valore.
Tutto il programma e le info sono su www.sunseurope.com e sulla pagina Facebook ‘SUNS Europe’.
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In copertina, la premiazione di Magalì Sare, vincitrice di Suns Europe 2019.
(Foto di Fabrizio Rigo)
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