di Lant Ator

Alla fine chi vincerà? Gubana di Cividale e delle Valli del Natisone o Pane di San Siro di Pavia? La giuria tecnica riunitasi ieri sera al San Marco, nella città longobarda, ha già detto la sua, ma il verdetto è ovviamente “top secret” fino a lunedì sera, quando ci sarà la cerimonia di premiazione dei concorrenti friulani e lombardi, anche perché ora a pronunciarsi dovranno essere gli avventori che, tra oggi e domani, frequenteranno il rinomato Caffè che si apre accanto all’antico loggiato municipale in cui, ogni Capodanno, si rinnova la bellissima manifestazione della “Gubana più grande del mondo”. I clienti del locale di Andrea Cecchini  – e sono sempre diverse centinaia ad esprimersi – sceglieranno dunque, votando su una scheda, il dolce preferito. E poi si vedrà se il giudizio popolare coinciderà, o meno, con quello tecnico. Ma per questo, come si diceva, bisogna attendere il 4 marzo.
Nell’attesa che si compiano i “giochi” va però evidenziata una novità, molto interessante. La piccola delegazione lombarda ha infatti invitato quelli che ormai considera “amici friulani” a una simpatica gara “di ritorno” a Pavia il 15 dicembre, durante la bella manifestazione che celebra proprio il Pane di San Siro. Ma non solo: sono tanti, infatti, i prodotti di questa terra eletta dell’Oltrepo Pavese che meritano d’essere conosciuti, a cominciare dai celebri vini per continuare con il gustoso salame di Varzi – la cui origine risale all’epoca longobarda, quando Pavia era la capitale del regno -, il salame d’oca della Lomellina e il peperone sott’olio di Voghera, trasformato pure in una buonissima marmellata. Una vera scoperta, quest’ultima, accanto alle altre golosità fatte assaggiare al termine della degustazione-votazione dei dolci. Per non parlare poi del riso  Carnaroli che nelle campagne pavesi trova il suo habitat ideale, dando un prodotto di primissima qualità.

La giuria tecnica e i dolci da esaminare. (Photolife.it)

Ha, dunque, preso avvio la 14ma edizione del “Gubana day-Premio Bepi Tosolini”  che vede appunto confrontarsi il dolce delle Valli  e il Pane di San Siro. La singolar tenzone ora si protrae per tutto il weekend con degustazioni gratuite dei due dolci sfidanti per tutti gli avventori, invitati poi a esprimere la propria preferenza.
Intanto, come si diceva, si è riunita a porte chiuse nello storico Caffè San Marco, promotore dell’ormai famosa iniziativa, la giuria tecnica composta da giornalisti, esperti e gastronauti che ha valutato le 9 gubane e i 9 Pane di San Siro partecipanti all’evento. Sfida nella sfida, il confronto tra scuole: l’Apolf (Agenzia provinciale per l’orientamento, il lavoro e la formazione) di Pavia e il locale Civiform che, a loro volta, hanno preparato le rispettive specialità. Come si è detto, lunedì 4 marzo si conoscerà il vincitore della disfida che scaturirà dal combinato disposto delle risultanze delle due giurie (appunto, quella tecnica, il cui responso è già depositato, e quella popolare che si esprimerà tra oggi e domani).

Tra le gubane e i San Siro, dunque, sono 18 i dolci in concorso per cui per la giuria tecnica si è trattato di un delicato ed intenso impegno nell’esaminare i concorrenti. Ecco la squadra del dolce lombardo messa in campo dall’Ascom pavese:  Apolf, le pasticcerie La dolce arte, Griffini, Vigoni, Bordoni, I dolci di Silvia, Gubernati, Cantoni e Vittoria, tutte di Pavia; le gubane, invece, sono state fornite da Giuditta Teresa, Dorbolò e Dall’Ava per le Valli del Natisone, Panificio Cattarossi, Panificio del Foro, Panificio Del Fabbro,Vogrig e Civiform per Cividale e pasticceria Codromaz Andrea di Prepotto.

Il saluto dell’assessore Angela Zappulla e Ilaria Nascimbene. 

Per ragioni di ospitalità, la presidenza della giuria tecnica è stata conferita alla rappresentante dell’Ascom di Pavia, Ilaria Nascimbene – storica dell’arte, ma preparatissima anche sulle eccellenze della sua terra -, che era accompagnata da Andrea Cartolini. Un terzo esponente della città lombarda in giuria era Angelo Zanutto che ha appunto favorito la presenza pavese al “Gubana Day”. Gli altri componenti della commissione giudicatrice erano i giornalisti Rossano Cattivello, Giuseppe Longo, Mariarosa Rigotti e Mària Croatto,  mentre al posto dell’annunciato Stefano Cosma c’era il cividalese Oldino Cernoia.  Oltre a Micol Pisa, titolare della scuola di cucina Mestoli e Padelle, e alla componente di diritto Lisa Tosolini, in rappresentanza delle Distillerie Tosolini di Povoletto, sponsor storico del concorso.
All’avvio dei lavori aveva preso la parola – oltre a Sergio Paroni, in rappresentanza di CiviBank, e ad Andrea Cecchini che ha illustrato le modalità tecniche cui doveva attenersi la giuria – l’assessore comunale Angela Zappulla, la quale, portando anche il saluto del sindaco Stefano Balloch, ha formulato i migliori auspici per l’evento, rallegrandosi che a partecipare quest’anno sia proprio la città di Pavia, accomunata a Cividale da ragioni storiche legate  alla dominazione longobarda. E ora la parola ai clienti del San Marco, molti dei quali approfittano di queste belle giornate ormai primaverili per visitare la bellissima città ducale. Lunedì, dunque, l’atteso verdetto.

Il salame di Varzi e quello d’oca della Lomellina, eccellenze pavesi.

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In copertina, il Pane di San Siro.

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