di Giuseppe Longo

Festa dei Patroni, i Santi Gervasio e Protasio, oggi a Nimis. Ma è una celebrazione soltanto religiosa nell’antica Pieve dedicata ai due fratelli milanesi, probabilmente gemelli, condannati al martirio nel III secolo dopo Cristo – seguita dalla ormai tradizionale bicchierata sul sagrato proposta dagli agricoltori della borgata – perché la vera ricorrenza patronale è quella dell’8 settembre, la Natività della Madonna venerata nel santuario delle Pianelle alle porte del paese.

L’interno della chiesa: nell’abside i Santi Gervasio e Protasio.

E a Nimis è salita, di molto, in questi giorni la “febbre” in vista del Torneo dei Borghi che si gioca all’inizio dell’estate e che dall’anno scorso è caratterizzato da uno slancio tutto particolare, tanto che ogni borgata è “vestita” con suoi colori: arrivando da Udine o da Tarcento, arancione in Molmentet, bianco in Centa, azzurro in Valle, verde in San Gervasio. E nel caratteristico borgo sulla collinetta oltre il Cornappo, per chi va a nelle frazioni a est (Cergneu, Monteprato e Vallemontana) o a Cividale, anche la millenaria torre della chiesa matrice – titolare della parrocchia e le cui radici affondano addirittura nel VI secolo – è stata “contagiata” dal tifo per le gare calcistiche che cominceranno domani (la partita inaugurale alle 20 proprio fra Borgo San Gervasio e Borgo Valle) che si disputeranno fino al 6 luglio, tanto che i supporters della località hanno fatto scendere nastri verdi perfino dalla cella campanaria al posto delle tradizionali bandierine multicolori. E ai piedi della torre c’è una maxi-scritta: “Republiche di Sant Jervas”, come a rimarcare una chiara distinzione tra l’antica Ariba (dal latino “ad ripam”) e il resto del capoluogo. Ma forse anche per “recuperare” il titolo che si era guadagnato il paese pedemontano nell’ultima guerra, quando a Nimis nacque una delle primissime forme di governo libero e democratico.

Così anche l’antica Pieve “partecipa” alla bella competizione ormai ai nastri di partenza. E al successo di Borgo San Gervasio – ma anche dell’intero Torneo, perché vale il detto “Vinca il migliore”, all’insegna di una sana sportività – si brinderà proprio al termine della messa delle 11 con la quale si onoreranno i due martiri della Cristianità, la cui ricorrenza è però segnata sul calendario il 19 giugno. Festa che quest’anno coincide con la solennità del Corpus Domini (quindi c’è anche la tradizionale processione eucaristica) che invece ricorreva giovedì scorso ma che da una cinquantina d’anni, come altre festività soppresse, si celebra nella domenica successiva.

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In copertina e qui sopra la torre con i nastri verdi e la simpatica scritta.

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Infine dopo la messa festa sotto il campanile

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A Nimis, al termine della messa per i Santi Patroni, Gervasio e Protasio, e per la solennità del Corpus Domini (con processione), ai piedi della millenaria torre è seguita la simpaticissima festa con bicchierata offerta dagli agricoltori del borgo con il pane di Gjgjut de Frare, rallegrata dalla musica folk di alcune fisarmoniche. Una bella iniziativa lodata dal sindaco Gloria Bressani poiché contribuisce a mantenere in vita le tradizioni più genuine del paese. 

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