di Giuseppe Longo

GRADO – Quando calli e campielli – le stradine e le piazzette del “Castrum” – si trasformano per “Grado, Isola del Natale” in improvvisati palcoscenici, divertendo i bambini ma anche gli adulti. E’ quanto si è visto ieri e venerdì, nel suggestivo centro storico punteggiato di bellissimi presepi, dove sono stati applauditi i protagonisti del Festival Internazionale degli artisti di strada curato dalla Compagnia del Carro di Staranzano. In scena, proprio nell’ambito delle manifestazioni di fine anno, una trentina, tra maghi, cantastorie, musicisti, giocolieri, acrobati, 3d painting e madonnari, giunti dall’Italia e pure dall’estero. Per esempio, molto divertente e applaudita venerdì al calare della sera, in calle Tognon, la performance dell’argentino Papito, che ha coinvolto anche due giovani del pubblico, visibilmente divertiti per la breve, non prevista,  esperienza di attori.

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Oggi ci sarà il gran finale, con appuntamento alle 18 in piazza Biagio Marin, quella dei resti della Basilica paleocristiana con i lacerti dei meravigliosi mosaici. Protagonisti saranno i Neuroweddings che proporranno un programma di musica balcanica. Due parole per presentarli: si tratta di un quintetto di fiati, percussioni e corde che interpreta le più belle melodie dell’Est Europa – quella dei Balcani, appunto –  condite con un po’ di jazz e tanta ironia. Vanta un’esperienza decennale in concerti e feste di piazza. I suoi elementi appartengono alla celebre band Radio Zastava e sono Gabriele Cancelli (tromba), Walter Grison (sax), Leo Virgili (trombone, chitarra elettrica), Roberto Amadeo (tuba, contrabbasso) e Predrag Pijunovic (tapan). Il gruppo esprime tutto il suo virtuosismo e la teatralità della musica zingaro-balcanica, destreggiandosi abilmente tra temi celebri riarrangiamenti di successi italiani e internazionali in chiave gitana, senza disdegnare incursioni jazz, swing e New Orleans.
Si avvia così verso le sue battute finali il ricco programa di “Grado, Isola del Natale”. Per cui si arriverà al 31 dicembre, ancora in piazza Marin, per la grande festa della notte di San Silvestro, con tanta musica a cura di Sogit e Admo. Mentre l’indomani, Capodanno, immancabile il tradizionale concerto al Palazzo regionale dei Congressi alle 17. E poi, la vigilia dell’Epifania, occhi puntati sul porto Mandracchio, in attesa dell’arrivo delle “Varvuole“, le leggendarie streghe della tradizione gradese, che sbarcheranno dalle caratteristiche “batèle”. Il Natale a Grado si concluderà quindi il 6 gennaio con la Festa della solidarietà, il tradizionale appuntamento benefico organizzato dalla Sogit.

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In copertina, Papito in calle Tognon e altri artisti di strada applauditi venerdì sera nel centro storico.

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