di Gi Elle

Oscar Wilde tradotto in friulano era così piaciuto a Nimis a fine marzo – due le rappresentazioni di successo della commedia “L’impuartance di clamâsi Ernesto”,con un’altra riuscitissima replica a Tarcento – che a grande richiesta viene nuovamente proposto. E l’appuntamento con ingresso libero è per sabato 1 giugno, alle 20.30, nel teatro parrocchiale. Protagonista di questi calorosissimi consensi, tributati da una sala sempre gremita, è la compagnia teatrale “La Beorcje di Nimis”, diretta da Carla Monai, che ha pure provveduto alla traduzione e all’adattamento del lavoro che in italiano è “L’importanza di chiamarsi Ernesto”.

PROTAGONISTI E INTERPRETI

JACK WORTHING – giovane benestante
Michele Cecconi
ALGERNON MONCRIEFF – giovane benestante
Davide Gervasi
CASTEL   –  reverendo
Luca Bressani
ARCHIBALD  –  segretario del reverendo
Giacomo Bertolla
FERDINAND  –  amico di Jack
Fabio Ceschia
ROBERT  –  amico di Jack
Giacomo Nimissutti
MERRIMAN  – maggiordomo in casa di Jack
Nicola Bertolla
PAUL  –   cameriere in casa di Algernon
Francesco Di Paola
FLORENCE – cameriera in casa di Jack
Gabriella Costante
UN BAMBINO
Cristian Bertolla
ROSY  –  cameriera in casa di Algernon
Carla Monai
LADY AUGUSTA BRACKNELL – zia di Algernon
Ermanna Comelli
LADY CORDELIA BRACKNELL – zia di Algernon
Annamaria Fattori
GWENDALINA FAIRFAX  –   figlia di Augusta
Agnese Gervasi
CECILY CARDEW  –  pupilla di Jack
Cecilia Gervasi
MISS PRISM  –  governante di Cecilia
Elena De Sanctis

Due parole infine sulla trama. La commedia è ambientata nei salotti e tinelli della nobiltà inglese. L’opera di Wilde racconta di Jack Worthing, uomo elegante ma figlio di nessuno, e del suo amico Algernon Moncrieff. Il primo vive in campagna con la sua pupilla Cecilia, il secondo invece abita in città e ha una cugina che piace molto a Jack.  Algernon, da parte sua, è molto curioso di conoscere Cecilia. Jack va in città con il nome di Ernesto, intenzionato a chiedere la mano della cugina di Algernon: Guendalina. Nello stesso momento, Algernon va in campagna, presentandosi come fratello di Jack per conoscere Cecilia. Nascono intrighi e confusione. La madre di Guendalina non vuol saperne di matrimoni, perché Jack è senza genitori e le due ragazze scoprono che i due compari hanno mentito sulla loro identità, tanto che si offendono. Ma poi si metterà tutto a posto e dopo un colpo di scena ecco il lieto fine: si faranno i due matrimoni.

La Compagnia di Nimis elogiata dal sindaco Gloria Bressani: la regista Carla Monai è al centro.

La rappresentazione era avvenuta nell’ambito della 19ma rassegna teatrale in friulano che oltre alla Compagnia nimense – presieduta da Franco Di Paola – ha visto salire sul palco dell’ex sala Juventus anche la Compagnia “Sot la Nape” di Varmo, con “News in the gnot”, per la regia di Claudio Moretti, e la compagnia “Baraban” di Udine, con “Quant il soreli si jeve di che altre bande”, di Luciano Rocco. Quindi adesso per “La Beorcje” è prenotato una altro successo, quello che – ricordavamo proprio all’epoca del debutto con questo nuovo lavoro – le darà la carica ottimale per pensare a una ventesima edizione in grande stile, mettendo ulteriormente a frutto la grande passione per il teatro che a Nimis si coltiva da sempre, sia da parte di chi lo fa sia da parte di chi lo gusta. Tanti auguri dunque, sia per la riuscita della serata di dopodomani, sia per il futuro cammino della Compagnia di Carla Monai. Che sicuramente coltiverà con intelligenza questo redditizio filone delle commedie tradotte in friulano, ancora ripagata da calorosissimi applausi.

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In copertina e qui sopra due immagini della bellissima commedia di Wilde.

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