di Gi Elle

Conto alla rovescia per la nuova edizione di Agriest, il salone dell’agricoltura che si terrà nel quartiere espositivo a Torreano di Martignacco dal 24 al 27 gennaio prossimi, a cura di Udine e Gorizia Fiere. Un importante momento non solo per cogliere in una qualificata vetrina le novità del settore primario, ma anche per un confronto e una riflessione più che opportuni su problemi e prospettive del comparto all’inizio della nuova annata agraria. Una sorta di Fieragricola, insomma, del quadrante orientale del Paese, cui imprenditori, tecnici e politici guardano con particolare attenzione, tanto che pure il programma convegnistico si annuncia molto interessante in quanto consentirà di indagare su diversi aspetti dell’agricoltura Fvg.
Agriest si colloca, infatti, tra le fiere agricole più importanti del panorama espositivo del Nordest con una spiccata visibilità sullo scenario nazionale delle manifestazioni specializzate di settore. Dopo Verona, questa fiera è, da oltre mezzo secolo, sinonimo di esperienza, qualità, attendibilità e, soprattutto, capacità di offrire agli espositori importanti occasioni di vendita e di contatti mirati con operatori e imprenditori agricoli del Nord Italia, e non solo. Infatti, la rassegna registra significative presenze di visitatori-operatori provenienti anche da Austria e Slovenia. E il 95% dei visitatori è rappresentato da imprenditori agricoli e addetti ai lavori.

Innovazione e sicurezza sul lavoro sono stati i principali temi affrontati a Udine dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, durante la presentazione della 53ma edizione di Agriest che, come detto, aprirà i battenti il prossimo 24 gennaio prevedendo la partecipazione di 250 espositori nei settori della meccanizzazione, tecnologia, innovazione, salvaguardia dell’ambiente e sicurezza.

L’assessore regionale Zannier fra i presidenti Snidar e Da Pozzo. (Arc)

“Attraverso Agriest – ha detto Zannier, come informa Arc – gli imprenditori agricoli potranno vedere e toccare con mano le nuove tecnologie e la possibilità di tradurre concretamente l’innovazione all’interno delle imprese per renderle più efficienti. L’innovazione nelle aziende del comparto è necessaria – ha proseguito – sia per ottenere performance e sostenibilità migliori sia perché consente di avere una capacità di produzione elevata tale da rendere l’azienda più competitiva con il mercato. Su questo fronte serve un confronto fra chi propone le nuove tecnologie e che intende avvicinarsi o scoprirle ed in questo contesto la formazione è indispensabile”.
Fra le sfide da affrontare, Zannier ha indicato anche quella relativa alla digitalizzazione in agricoltura che “contribuisce a rendere le imprese, attraverso interventi di tipo tecnologico, più sostenibili dal punto di vista ambientale e più produttive con conseguente maggiore redditività. I tempi ci impongono di rispondere ai cambiamenti: anche le imprese agricole devono aprirsi alle innovazioni reagendo, con nuove logiche, alle sfide e alle nuove esigenze”.

Accanto a questo aspetto, l’assessore regionale ha evidenziato quanto sia indispensabile focalizzare l’attenzione su formazione e sicurezza sul lavoro, “tenuto conto, in particolare, degli interventi che dovranno essere attuati nei prossimi mesi per far fronte ai danni causati dal maltempo nelle zone forestali montane. Si tratta – ha sottolineato – di azioni da sostenere in situazioni di dissesto ad alto rischio per gli operatori, che esulano dalle pratiche classiche, e per le quali è necessario, quindi, essere preparati per affrontarle in modo sicuro. Serve, quindi, una formazione mirata per gli operatori per poter garantire una prevenzione ottimale”.
La Regione Fvg, come ha ricordato l’esponente della Giunta Fedriga, conferma pertanto anche per questa 53ma edizione di Agriest la propria collaborazione attraverso Ersa Fvg e con la direzione centrale risorse agroalimentari. “Una collaborazione – ha spiegato Zannier – che si tradurrà anche con l’organizzazione di convegni indirizzati ad agevolare l’interesse e l’ingresso dei giovani e dell’imprenditoria femminile verso il comparto agricolo”.

Alla conferenza stampa avevano partecipato anche il presidente di Udine e Gorizia Fiere Luciano Snidar, che ha sottolineato come Agriest si collochi fra le fiere agricole più importanti del panorama espositivo del Nordest, e il presidente della Camera di commercio di Pordenone e Udine, Giovanni Da Pozzo. Quest’ultimo ha evidenziato l’importanza del settore agricolo, soprattutto nelle zone montane, dove può essere centrale e trainante se integrato con il turismo e la cultura.

Ad Agriest ci saranno le novità in fatto di macchine agricole.

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In copertina, Agriest è anche la vetrina della meccanizzazione.

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Vendemmia, stasera il punto
alla Fondazione de Claricini

Come già annunciato, il Consorzio di tutela vini Doc Friuli Colli orientali e Ramandolo ha organizzato per oggi, mercoledì, alle 18.30, il tradizionale e apprezzato appuntamento tecnico di fine stagione: l’incontro si terrà nella cantina della Fondazione de Claricini, a Bottenicco di Moimacco.  Dopo i saluti del presidente Cof Michele Pavan e del presidente della stessa Fondazione, Oldino Cernoia, la situazione agrometeorologica dell’annata 2018 verrà illustrata da Andrea Cicogna dell’Arpa-Osmer. L’andamento delle fisiopatie sarà l’argomento approfondito dal tecnico consortile, Davide Cisilino, mentre l’intervento dell’altro tecnico consortile, Francesco Degano, si concentrerà sugli aspetti legati alla produzione delle uve e l’agronomo, Giovanni Bigot, chiuderà le relazioni tecniche con una riflessione sulla viticoltura di precisione. A seguire, verranno illustrati i nuovi progetti tecnici messi in campo dal Consorzio. La chiusura dell’incontro tecnico è affidata all’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier. Ai presenti verrà distribuita la relazione tecnica “Le stagioni e le uve 2018” (l’undicesima annualità): cento pagine bilingue (scritte in italiano e inglese) ricche di dati e di considerazioni utili sull’annata viticola appena conclusa.

Vigneti dei Colli orientali nel Cividalese e a Ramandolo.

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