di Gi Elle

Volete sapere con quale dolce si è deciso di lanciare la nuova sfida alla gubana di Cividale e delle Valli del Natisone? E’ il pane di San Siro, tipico prodotto da forno di Pavia. Di Milano, ovviamente. Quindi Lombardia contro Friuli a fine febbraio nell’ormai affermata e seguitissima competizione, valida per l’assegnazione del Premio Bepi Tosolini.
L’atteso annuncio è stato dato ieri sera, Capodanno, quando sotto l’antica loggia del municipio, di fronte al duomo di Santa Maria Assunta – dove domenica, Epifania di Nostro Signore, sarà celebrata la storica Messa dello Spadone – è stata tagliata la gubana che, come da previsioni della vigilia, ha stracciato tutti i record, superando di due chili il quintale e portando a ben 14 i primati consecutivi. I pasticceri del Forno Cattarossi, che ha le sue invitanti vetrine a due passi dal famoso ponte del Diavolo, e il titolare Berto Blasutig si sono superati ancora una volta: la “gubana più grande del mondo” nel Capodanno 2019 – appunto alla 14a edizione – ha raggiunto il peso di 102 chilogrammi contro i 98 dell’edizione precedente.

Berto Blasutig e la moglie Pia tagliano orgogliosi la maxi-gubana dal nuovo record. (Photo Life)  

Ieri sera, 1° gennaio, spenti gli echi dei tradizionali valzer di Strauss in arrivo direttamente da Vienna, si è infatti rinnovata questa ormai consolidata dolce iniziativa di sfornare la gubana da Guinness dei Primati e di adagiarla su un’ampia tavola sotto il loggiato del palazzo comunale per essere ammirata e poi offerta in degustazione per il brindisi augurale di Capodanno, il tutto promosso dal Caffè San Marco e dai suoi titolari Andrea e Marco Cecchini. Centinaia di persone anche quest’anno si sono assiepate nello storico locale cittadino animate dall’attesa di sapere se il record della precedente edizione (98 chili appunto) sarebbe stato battuto, ma soprattutto per assaggiare il dolce tipico del Friuli in versione extralarge. Rappresentate le istituzioni cittadine ai massimi livelli con il sindaco Stefano Balloch e l’arciprete Livio Carlino, oltre ai consiglieri regionali Roberto Novelli e Franco Iacop, all’onorevole Angelo Compagnon e all’immancabile Gigi Nardini, il cui volto ricorda quello del grande Luciano Pavarotti.
Gli organizzatori si sono detti molto soddisfatti del progressivo incremento dimensionale che la “gubana da Guinnes” ha avuto di anno in anno. E la festosa degustazione è stata accompagnata da bollicine rigorosamente friulane con le quali si è brindato al nuovo anno, auspicando 365 giorni positivi sotto ogni aspetto.

Come detto, nel Capodanno ducale è pure stato presentato il concorso “Gubana Day – Premio Bepi Tosolini”, la cui 14a edizione si terrà a fine del prossimo febbraio: un weekend all’insegna delle degustazioni di gubana e, da ben 11 anni, anche di una dolcissima disfida tra prodotti di confine. Dopo aver sfidato la Putizza goriziana (2009), il Presnitz triestino (2010), il tipico dolce austriaco Kartner Reindling (2011), l’Oreshaza istriana (2012) lo Strudel sappadino (2013), il Tiramisù carnico (2014), la Sacher Torte viennese (2015)., il confronto con il Panforte di Siena nel 2016, il Frustingo di Ascoli (2017) e la Pinsa di Vittorio Veneto nell’anno appena concluso, si è aperta una nuova fase per la gubana che ora si accinge a nuove avvincenti e golose sfide con rinomati dolci tipici italici. Il prossimo sfidante sarà, appunto, il pane di San Siro, tipico di Pavia, scelto per i 1450 anni dalla nascita del regno Longobardo in Italia di cui la la città lombarda è stata capitale e Cividale il primo ducato.

Ecco il nuovo sfidante: il pane di San Siro. (Foto PaviaFree.it)

Siro, discepolo di Sant’Ermagora, primo vescovo di Aquileia, fu a sua volta primo vescovo di Pavia (l’antica Ticinium) e patrono della città la cui festa cade ogni 9 dicembre e per l’occasione le pasticcerie pavesi producono il dolce dedicato al Santo protettore che è a base di pan di Spagna al cacao, leggermente imbevuto di rum e ricoperto di glassa al cioccolato. Per la dolce disfida si è mobilitata l’Ascom pavese con molto entusiasmo, a dimostrazione del successo raggiunto dal concorso cividalese.
Si prospetta dunque una nuova avvincente sfida per il tipico dolce delle Valli del Natisone e della stessa Cividale, che però si presenta senza timori di alcun genere, forte dei successi ottenuti finora nel concorso di fine inverno organizzato nelle sale del San Marco. Ma forte anche di questo nuovo record raggiunto nel Capodanno 2019 dal Forno Cattarossi, ma idealmente da tutti i produttori della zona classica. Quella di ieri, dunque, era soltanto la prima puntata, o meglio l’anteprima. Il resto lo vedremo fra poco meno di due mesi. Arrivederci, quindi, a fine febbraio.

Il duomo visto dalla loggia municipale: domenica lo Spadone.

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In copertina, il taglio della gubana da Guinness. 

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