Musica ed economia possono e devono parlarsi in modo più serrato ed articolato: è questo l’assunto di partenza del convegno pubblico internazionale “Musica, Impresa & Creatività” che il Distretto culturale del Friuli Venezia Giulia ha organizzato per il pomeriggio di domani 13 giugno a Sacile (ore 15.30, palazzo Ragazzoni).
Il Distretto culturale del Fvg – nato lo scorso anno dall’ideazione del direttore artistico di Piano Fvg di Sacile Davide Fregona e presieduto da Dory Deriu Frasson – è stato creato proprio per dare ulteriore impulso e organicità agli eventi della nostra regione, incrementando forme di collaborazione fra diversi soggetti. Al professor Marco Maria Tosolini – musicologo, drammaturgo, critico musicale, regista e conduttore radiofonico, nonché ordinario di Storia della musica al Conservatorio Tartini di Trieste (e per lunghi anni docente in quello di Udine), da poco nominato componente del comitato di gestione dell’Istituto centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi del Ministero dei Beni e Attività culturali – il compito di curare il convegno e condurre pubblico e relatori attraverso un’esperienza che alternerà interventi parlati a miniperformances musicali in un percorso esecutivo-interpretativo che partirà dalla musica antica fino a giungere alle forme più evolute di musica elettronica.
Davide Fregona
Fin dai tempi dell’antica Grecia, la pratica dell’Arte delle Muse (Mousiké) era considerata talmente educativa in senso sociale da occupare porzioni de “La Repubblica” di Platone. Il nostro territorio regionale è straordinariamente ricco di talenti e iniziative musicali. Il convegno vuole proprio avviare una riflessione sulla proposta di modelli operativi nuovi ed efficaci partendo da principi antichi ed inesausti dove persino le neuroscienze spiegano in modo ormai incontrovertibile che l’attività musicale sviluppa le facoltà cognitive oltre che emozionali. La musica ha una importante funzione sociale: ci aiuta a costruire nuove amicizie, a consolidare rapporti, e sprona a socializzare con altre persone con gli stessi gusti musicali, o favorire nuovi dialoghi tra gusti musicali ed epoche diverse.
La musica con i suoi messaggi sociali ha rivoluzionato intere generazioni ed è stata fondamentale nel fare acquisire ai giovani certi valori che sarebbero andati perduti. Il valore della qualità sia musicale che culturale, merita di essere coltivata in maniera più sostenuta da tutta la società; dalle Istituzioni pubbliche e private, dagli operatori culturali e dal pubblico, perché i valori acquisiti in millenni non vadano dispersi ma vengano tramandati alle future generazioni.
In novanta minuti, nove miniperformances musicali scandiranno il tempo degli interventi distribuiti fra i vari relatori, inesorabilmente limitati a sette minuti l’uno dall’irrompere della bellezza dei suoni in una specie di Storia della musica iperessenziale, dove i musicisti offriranno un percorso esecutivo-interpretativo che partirà dalla musica antica fino a giungere alle forme più evolute di musica elettronica: l’ultimo brano sarà una piccola prima assoluta che siglerà l’incontro.
Marco Maria Tosolini
Dopo il saluto introduttivo del sindaco Carlo Spagnol, sono previsti gli interventi di Davide Fregona, Stefano Paolin (titolare di Magazzini 47), degli assessori Roberta Lot e Ruggero Spagnol, di Fabrizio Spadotto e Simone Faillace, della Direzione centrale cultura della Regione Fvg. E ancora di Luca Cetara, Eurac research del Ministero dell’Ambiente, Barbara Fabro del Cei -Central Europeal Initiative, e Marco Maria Tosolini, fino alle conclusioni della presidente del Distretto culturale Fvg Dory Deriu Frasson. Agli interventi si alterneranno otto esibizioni musicali, a cominciare da Alessandra Cossi (voce, synphonia) e Flavio Cecere (viella) su “Medioevo: dal Rito patriarchino. Discanti cividalesi (XIV sec.)”. Il duo formato dal baritono Valentino Pase e l’arpa di Sofia Masut ci condurranno attraverso il Rinascimento di Antonio de Cabezón (1510-1566) la musica barocca di Giacomo Carissimi (1605-1674) e il classicismo con un’aria dal “Don Giovanni” di Mozart (1756-1791). Il Romanticismo vedrà in scena il violino di Giada Visentin sul Capriccio numero 23 di Niccolò Paganini(1782-1840) per arrivare all’impressionismo del Novecento di Claude Debussy (1862-1918) con il flauto di Marco Obersnel. Ancora nel Novecento il blues di Abel Meeropol (1903-1986) e Billy Holiday (1915-1946) con Barbara Errico alla voce e Jimi Barbiani alla chitarra elettrica. Si conclude con la musica elettronica degli anni Duemila con il sound design e live electronics di Federico Màzzolo, compositore classe 1988.
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In copertina, palazzo Ragazzoni, sul Livenza, sede del convegno a Sacile.
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