Domani, 5 giugno, entra nel vivo a Trieste il Festival “Il Suono di Tartini”, che celebra il grande compositore e violinista di Pirano nel countdown verso i 250 anni dalla sua scomparsa, che saranno ricordati nel 2020. La serata si preannuncia un vero evento, perché propone l’esecuzione integrale dei “Concerti per flauto” di Giuseppe Tartini: una prima esecuzione per il nostro tempo, grazie a vari manoscritti rivenuti in Italia e in Europa.
Come sempre, il sipario si alzerà nellaSala Tartini del Conservatorio cittadino, alle 20.30: riflettori su interpreti d’eccezione per il repertorio tartiniano, potremo applaudire infatti i solisti Manuel Staropoli, flauto dolce e traversiere, e Daniele Proni al cembalo, musicista di riferimento per interpreti come Josè Carreras e Raina Kabaiwanska, e attori come Arnoldo Foà, Ugo Pagliai, Paola Gasmann, Lucia Poli e Sandro Lombardi.
Daniele Proni
Manuel Staropoli
Accanto a loro un Ensemble di punta del repertorio Barocco, l’Harmonicus Concentus, con Gabriele Raspanti e Manuel Vignoli violini, Francesca Camagni viola, Vincenzo De Franco violoncello, Giovanni Valgimigli violone e Stefano Rocco arciliuto. La serata metterà a confronto due concerti per flauto traversiere, tratti da manoscritti rinvenuti nella Biblioteca di Stoccolma, con un concerto per flauto dolce della Biblioteca di Napoli. Intercalano i concerti le esecuzioni di sonate a tre (due violini e basso) di Tartini. In scaletta dunque la Sonata in Re maggiore per due violini e basso continuo (Brainard D2), il Concertino in Fa maggiore per flauto dolce, due violini e basso continuo (n.3, MS. 9937), la Sonata in Do maggiore per due violini e basso continuo (Brainard C3), il Concerto in Sol Maggiore per flauto traversiere, archi e basso continuo Gro 383, la Sonata in Re minore per due violini e basso continuo (Brainard D2) e il Concerto in Sol Maggiore per flauto traversiere, archi e basso continuo Gimo 293.
Il“festival tartiniano”, curato dai docenti Margherita Canale e Paolo Da Col per il Conservatorio Tartini, è promosso nell’ambito del progetto Interreg “tARTini: Turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini – Kulturni turizem v znamenju Giuseppeja Tartinija” che vede capofila il Comune di Pirano in partnership con il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, l’Università di Padova, il Segretariato dell’Iniziativa Centro-Europea (InCE), la Comunità degli Italiani di Pirano, il Festival di Lubiana. Questo progetto ci accompagnerà fino al 19 settembre con scoperte e ritrovamenti delle opere di Tartini, interpreti ed ensemble d’eccezione. L’ingresso è aperto gratuitamente al pubblico.
Manuel Staropoli, diplomato in Flauto Dolce al Conservatorio Tartini, si è poi perfezionato in Flauto Traversiere al Conservatorio Verdi di Torino e con Kees Boeke, Walter Van Hauwe e Barthold Kuijken. Ha collaborato con flautisti e artisti di fama internazionale e ha studiato anche Oboe barocco, specializzandosi nell’esecuzione con strumenti a doppia ancia del rinascimento come cromorni e bombarde. Si è esibito come solista, in formazioni cameristiche e orchestre, in oltre 800 concerti in Italia e all’estero partecipando a importanti rassegne concertistiche e festival internazionali. Insegna Flauto Dolce nel Conservatorio di Trieste e Flauto Traversiere al Conservatorio di Vicenza.
Daniele Proni si è esibito al fianco di grandi interpreti – fra gli altri Josè Carreras, Raina Kabaiwanska, Gianni Raimondi, Simone Alberghini, Patrizia Pace, Sara Mingardo, Anna Bonitatibus, Elena Cecchi Fedi e Anna Caterina Antonacci – di solisti quali Pavel Berman, Emanuele Segre, Massimo Mercelli, Mauro Valli, Domenico Nordio, Stefano Montanari e Giampaolo Bandini e di grandi attori. Insegna lettura della partitura al Conservatorio di Trieste.
L’Harmonicus Concentus nasce a Bologna nel 2002, con l’obiettivo di valorizzare i tesori del Barocco, attraverso l’esecuzione filologica e la scelta di un repertorio inedito. Si è esibito nel 2009 in una tournée internazionale, approdata a Salisburgo con la Messa in si minore di Bach. Ha inoltre inciso il Vespro della Beata Vergine di Pergolesi (“Amadeus”) e si è esibito nella stagione del Ravenna Festival e al MITO di Torino, ampliando il proprio orizzonte fino a produzioni operistiche rossiniane e donizettiane.
Info www.conts.it oppure www.discovertartini.eu info https://www.facebook.com/DiscoverTartini/
L’Harmonicus Concentus di Bologna.
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In copertina, Giuseppe Tartini in un ritratto della sua epoca.
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