di Silvio Bini

E’ una festa di strada, di un solo giorno, il 24 agosto. La Festa di San Bartolomeo, a Palazzolo dello Stella, si svolge tutta in via degli Artieri, nel percorso storico che unisce la Pieve di Santo Stefano al Municipio. In questo lungo tratto di centro cittadino, sorge la Chiesa trecentesca, dedicata appunto a San Bartolomeo, patrono degli artigiani. Gli abitanti del luogo hanno sempre avuto una venerazione per il Santo e la sua chiesetta, che all’interno conserva un affresco definito di “matrice giottesca“.
La festa, fino agli anni ’60, era pienamente religiosa, poi, per iniziativa di alcuni abitanti della via degli Artieri, assunse carattere di sagra, alternando periodi di successo a stop improvvisi. Quattro anni fa, dalla collaborazione fra il Gruppo Alpini di Palazzolo e l’ associazione Art&Stella, e con la collaborazione del Comune e degli abitanti della via, è nata quella che si può definire la nuova Festa di San Bartolomeo.

La Chiesetta di San Bartolomeo e i preziosi affreschi custoditi all’interno.

Due sono oggi gli aspetti che contraddistinguono il programma della giornata: l’arte e l’artigianato. Domani, alle 15, aprirà la Triennale di Arte in Corte, mostra collettiva di pittura, scultura e mosaico, con la partecipazione di diversi artisti friulani, che esporranno nelle corti interne, nei giardini, nei sottoportici della via. Alle 21, ci sarà la cerimonia di premiazione di ditte artigiane. In un contesto difficile per l’ attività delle piccole imprese, già quattro anni fa furono istituiti due premi: il Premio San Bartolomeo degli Artieri, riservato ad aziende artigiane o piccole industrie del Friuli e del Veneto, e il Premi San Bortul dai Artesans, un riconoscimento legato alle attività artigianali del paese, per il quale anche la lingua friulana contraddistingue la tipicità del luogo.
Quest’anno, il Premio San Bartolomeo è stato attribuito alle aziende Cam 85 di Palazzolo e Somis srl di Fossalta di Portogruaro, che hanno in comune le lontane origini: una occasione perfetta per mettere in evidenza due modelli di aziende che lavorano, in particolare, nel campo della meccanica navale, i cui titolari storici hanno per diversi anni cooperato nella stessa ditta. La Cam 85 è specializzata nelle lavorazioni metalliche, in manutenzioni civili ed industriali e nella costruzione di impianti. Le lavorazioni della Somis spaziano dalla progettazione 3D, alla realizzazione di carpenteria in serie o su commessa, fino al taglio laser, punzonatura e pressopiegatura delle lamiere e al montaggio di porte tagliafuoco per navi da crociera.
Per quanto riguarda il Premio all’artigiano locale, la scelta è stata per la Elettro System di Via Fornaci, un piccolo gioiello d’ impresa specializzata in impianti elettrici ed elettronici nel campo dell’ automazione industriale, spaziando anche su altri settori, dalla domotica (case intelligenti) al fotovoltaico.

Animazione lungo la via e il sindaco durante una premiazione.

Il programma della festa contiene altre attività nel corso del pomeriggio (nella mattinata Messa in San Bortul, dopo “aperipasto” in strada ). Alle 16, Annacarla Bini e Luciana Bini parleranno della tragica storia de “L’ uomo che tiene il volante”, il doloroso epilogo del primo incidente automobilistico a Palazzolo, cento anni fa, con la morte di un giovane chauffeur, che ha lasciato tracce persistenti nella memoria collettiva del paese. Seguirà l’ incontro con Maurizio Cesca, che parlerà dei Kennedy, la dinastia che ha segnato un secolo, in particolare del presidente degli Stati Uniti, John e del fratello Bob, che furono assassinati negli anni ‘ 60, l’uno all’ apice della sua carriera politica, l’altro da candidato alla presidenza. Alle 17, lungo la via, saranno in bella mostra le auto d’epoca del Gruppo palazzolese.

Nel pomeriggio, sarà presente alla festa anche il fotografo Stefano Gujon, un artista discosto dalle rigide regole della composizione, che in una continua sperimentazione passa dal ritratto, alla fotografia astratta, fino a cogliere attimi di vita nelle strade, con una speciale attenzione per le figure femminili. La storia della Via degli Artieri, rimanda, naturalmente, ad un passato, non troppo recente, di botteghe artigiane, per cui, quest’anno, da una vecchia bottega di sartoria artigianale ricavata sotto un portico, usciranno in sfilata, modelle che vestiranno elegantissimi capi d’abbigliamento vintage, realizzati negli anni ‘ 60 da una sartina del posto, che li ha custoditi con amore fino ad oggi. Alle 7 di sera, sarà l’ occasione giusta per piluccare qualcosa e la tradizione vuole che da Casa Canziàn escano piatti semplici ma stuzzicanti, come le tradizionali sarde alla piastra o in saòr. E la musica, con l’ attesa interpretazione di Gabriele Blaseotto, darà il via alla festa serale.

Autovetture in mostra e una golosa griglia di sardelle.

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In copertina, pranzo del borgo lungo via degli Artieri per San Bartolomeo.

(Tra le immagini foto di P. Marchesi)

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