di Gi Elle

Il Premio Casanova 2019? Va all’artista udinese Giuseppe Battiston “per essere stato un formidabile ambasciatore del Friuli Venezia Giulia attraverso scelte e performance attoriali intense e appassionate. Per aver restituito personaggi, luoghi e il sentire di questo piccolo ‘compendio dell’universo’ attraverso una cifra stilistica personale, inconfondibile e seducente, intessuta di sapida leggerezza e di profonda empatia per l’animo umano. Per aver spesso valorizzato, con le sue interpretazioni, la sana cultura del vino come strumento di socializzazione e convivialità”.
Ancora una volta, dunque, la seduzione – questa volta in rapporto al teatro e al grande schermo – sarà al centro del Premio Giacomo Casanova, promosso dall’Associazione culturale Amici di Giacomo Casanova con l’Azienda Castello di Spessa e CiviBank. Il riconoscimento sarà consegnato a Giuseppe Battiston venerdì 12 luglio, nella splendida cornice del Castello di Spessa, a Capriva del Friuli, in occasione della 17a Serata Casanova che prenderà il via alle 20.30: la premiazione sarà preceduta dal benvenuto musicale del Quartetto d’Archi Pezzè e dal talk enoico 2019 legato alla cultura della vite e del vino. Lo hanno annunciato stamane la curatrice del Premio Casanova, Barbara Borraccia, e la presidente del CiviBank Michela Del Piero, nella sede udinese della banca.

Barbara Borraccia e la presidente Michela Del Piero stamane a Udine.

L’artista, introdotto dal critico cinematografico Gian Paolo Polesini, che dialogherà con lui, sarà premiato dal presidente di Castello di Spessa Società Agricola arl Loretto Pali e dalla stessa CiviBank, l’istituto che sin dalla prima edizione ha affiancato i promotori del Premio per sostenere un progetto profondamente radicato nel territorio e quindi in sintonia con la sua mission.
Giacomo Casanova fu “uomo di una multilateralità stupefacente per noi moderni” (Hermann Hesse): il Premio Casanova ricorda e celebra il suo passaggio al Castello di Spessa, dove Casanova soggiornò per un paio di mesi nell’autunno 1773, consegnando memoria di quell’esperienza nell’ “Histoire de ma vie”. Il riconoscimento vuole individuare così una personalità poliedrica e capace di seduzione, così come lo è stato Giacomo Casanova, talento di cultura enciclopedica.

Anche quest’anno la Serata Casanova, condotta dalla giornalista Sabrina Vidon, propone, come dicevamo, una conversazione legata ai temi dell’agroalimentare e in particolare del vino: in questa edizione il talk sarà orientato alla promozione della cultura della sostenibilità, un impegno abbracciato con convinzione dal Castello di Spessa. Ma il Premio Casanova potrà contare anche sull’introduzione musicale del pluripremiato Quartetto d’Archi Pezzè, composto da Nicola Mansutti e Lucia Clonfero violino, Elena Allegretto viola e Mara Grion violoncello, musicisti di articolata esperienza concertistica – dalla musica antica a quella contemporanea – riuniti sotto l’egida del compositore e divulgatore musicale Piero Pezzè. A Spessa l’Ensemble sarà integrato dal soprano Giulia della Peruta per una piacevolissima incursione fra le note di Mozart (Eine Kleine Nachtmusik) e le arie di Donizetti (Della Crudele Isotta… Elisir di si perfetta.. da “L’Elisir d’amore”), Lombardo (Fru Fru del Tabarin da “La duchessa del Bal Tabarin”) e Strauss jr (“Champagne, Champagne, Champagne!” dal “Pipistrello”).

IL RITRATTO

Nato a Udine nel 1968, Giuseppe Battiston è senz’altro uno degli attori più amati e più rappresentativi del cinema italiano contemporaneo. Inizia la sua carriera come attore teatrale e nel 1997 vince il premio Ubu per la rappresentazione Petito Strenge. Dopo il suo debutto sul grande schermo in “Italia-Germania 4-3” (1990) di Andrea Barzini con Massimo Ghini, Giuseppe Cederna, Fabrizio Bentivoglio e Nancy Brilli, viene notato da Silvio Soldini che lo inserirà in molte delle sue pellicole, fra cui “Pane e tulipani” (2000), “Agata e la tempesta” (2004), “Giorni e nuvole” (2007), “Il comandante e la cicogna” (2012). Spesso diretto da Piergiorgio Gay, è apparso nel film di Roberto Benigni “La tigre e la neve” (2005), ma anche nel film di Peter Greenaway “Peopling in the Palances at Venaria Reale” (2007) e nei film di Carlo Mazzacurati “La giusta distanza” (2007), “La passione” (2009), nonché “La sedia della felicità” (2013) per cui è stato candidato come miglior attore non protagonista ai David di Donatello. Vincitore di due David di Donatello come miglior attore non protagonista per “Pane e tulipani” (2000) e “Non pensarci” (2007), per la regia di Gianni Zanasi, recita per Maurizio Zaccaro nella miniserie tv “Al di là delle frontiere” (2004) e nel film tv “Lo smemorato di Collegno” (2009).
Entrato nel cast del telefilm “La famiglia in giallo” (2005) di Alberto Simone con Giulio Scarpati e Valeria Valeri, appare anche in “La notte breve” (2006), “In nome del figlio” (2008), “Non pensarci – La serie” (2009) di Lucio Pellegrini e Gianni Zanasi con Valerio Mastandrea e “Tutti pazzi per amore” (2008-2010). Nel 2011 torna sul grande schermo, partecipando al film di Giovanni Albanese “Senza arte né parte”, accanto a Vincenzo Salemme, al drammatico “Io sono Li”, di Andrea Segre, che gli vale un’ulteriore candidatura ai David, e alla commedia “Bar Sport”, nella quale recita con Claudio Bisio. Torna a lavorare per Andrea Segre nel film “La prima neve”, e nel 2016 “L’ordine delle cose” ed è protagonista della commedia d’esordio del conterraneo Matteo Oleotto “Zoran, il mio nipote scemo” (2012) per il quale vince numerosi premi. Torna sul set con Zanasi nel film “La felicità è un sistema complesso” e “Troppa Grazia” presentato a Cannes nel 2018. Indimenticabile la sua interpretazione nel film evento del 2016 “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese accanto a Rohrwacher, Giallini, Mastandrea, Smutniak.
Dal 2016 si apre il fronte internazionale con il film “Dopo la guerra” presentato al Festival di Cannes del 2017 , la serie televisiva per Sky diretta da Danny Boyle “Trust” ed il film tedesco di Elisa Mishto “Stay still”. Lo abbiamo anche sentito tra i doppiatori del film d’animazione “Il Piccolo Principe” (2015). Ottima l’esperienza su “Hotel Gagarin” girato in Armenia e diretto da Simone Spada. Nel 2018 è il protagonista della serie diretta da Matteo Oleotto per la Rai “Volevo essere una rock star”, nonché del nuovo film di Padoan prodotto da Betta Olmi ed interpretato anche da Stefano Fresi. A teatro lavora costantemente diretto, fra gli altri, da Andò, De Rosa, Gallione e Martone, da cui è stato diretto quale protagonista nel 2015 ne “La morte di Danton”, in scena al Teatro Carignano di Torino, con cui ha una fitta collaborazione ed al Piccolo a Milano. Il 2019 vede il successo del suo “Winston Vs Churchill” che verrà ripreso nella nuova stagione insieme a “Welles”, spettacolo già interpretato anni fa con grandissimi apprezzamenti.

Il palmares dei premiati è prestigioso: annovera autori come Antonia Arslan ad Andrea Vitali, il compianto Giorgio Pressburger e Andrea Segrè, musicologi come Quirino Principe e Mario Luzzatto Fegiz, personalità eccellenti come Ottavio Missoni e Giannola Nonino, artisti come Filippo Timi, Sebastiano Somma, Giuseppe Piccioni, Luca Barbareschi, Giuseppe Pambieri.  E la Serata Casanova si apre quest’anno al pubblico che potrà approfittare dei 20 inviti gratuiti disponibili per partecipare alla serata, sino ad esaurimento dei posti disponibili.
Dettagli sul sito www.premiocasanova.it. Castello di Spessa Golf&Wine Resort Tel/Fax: + 39 0481.808124  www.castellodispessa.it – info@castellodispessa.it

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In copertina, l’attore Giuseppe Battiston è il Premio Casanova 2019.

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