di Giuseppe Longo

Ma Dino Persello poteva rimanere estraneo al centenario della Grande Guerra? Certamente no. E allora ecco un bel lavoro teatrale che attinge a un’opera del grande e indimenticato “Meni Ucel”al secolo Domenico Otmar Muzzolini, nato a Billerio nel 1908 e morto a Felettano nel 1987, autorevole voce di “Risultive” – dal titolo “La mia guerra del ‘15”, che sarà presentato in prima assoluta venerdì 8 novembre, alle 20.45, a Palazzo Frangipane, storica sede del Comune di Tarcento, organizzatore con il suo assessorato alla Cultura della promettente serata culturale. La riduzione teatrale, l’interpretazione e la regia sono dello stesso Persello che si è appassionato a questo racconto di “Meni” decidendo appunto di portarlo in scena. Le musiche originali di Gian Nicola Vessia sono eseguite al pianoforte da Teo Luca Rossi; le fotografie sono invece a cura di Andrea Bavecchi. L’ingresso è libero.

L’attore e regista Dino Persello.

Ma ecco un’anticipazione dello spettacolo proprio con le parole di Dino Persello. “Domenico Otmar Muzzolini  spiega – era un artista fantastico: dipingeva, scolpiva, incideva, ma la sua “penna” era quanto di più elegante si potesse immaginare. Tante le pubblicazioni, tutte di successo, tanti i riconoscimenti a questo nostro poeta che aveva nella sua “satira” una energia sconfinata. Nella seconda metà del secolo scorso “Meni” infatti era considerato il miglior scrittore satirico in Friuli, e uno fra i primi cinque in Italia. Grande uomo del nostro Novecento, nel ’15 aveva sette anni e quando da “grande” scrisse questo suo racconto, ne fece uscire una composizione affascinante con colori, sfumature ed emozioni incredibili”.
Alla prima lettura – racconta ancora l’autore dell’importante lavoro teatrale – rimasi conquistato da genuinità, candore, e alta particolarità narrativa, divorai il libricino regalatomi da Mauro Steccati, Sindaco di Tarcento, con suggestioni toccanti. Con tali contenuti, vissuti con gli occhi e la sensibile curiosità di un bambino, ti ritrovi a vedere un film esclusivo, dove i fotogrammi che ti scorrono uno dopo l’altro sono limpidi “quadri” di una considerevole storia di vita. Ecco quindi la decisione di trasformarlo in un racconto teatrale sia per l’estrema originalità descrittiva, che per la peculiarità del protagonista “bambino” di fronte ad un tragico evento, la Grande Guerra che si sarebbe apprestato ad attraversare”.

Otmar Muzzolini (“Meni Ucel”) in un suo famoso autoritratto.


“La rappresentazione – conclude Dino Persello – sarà “nutrita” dalle composizioni musicali inedite e scritte per questo testo da Gian Nicola Vessia ed eseguite al pianoforte da Teo Luca Rossi. Appropriate e inconfondibili le immagini che accompagneranno la messa in scena de “La mia guerra del ‘15” provenienti dal pregevole archivio storico di Andrea Bavecchi”.

Ecco, dunque, una nuova opera teatrale friulana che Dino Persello, sulla scia di tutte quelle che l’hanno preceduta, sempre con successo, vuole regalare alla sua terra e alla sua gente, attingendo ancora una volta alla storia – come in questo caso legato appunto alla Grande Guerra che portò grandi sofferenze anche in Friuli e quindi pure a Tarcento – e alle tradizioni che l’hanno contraddistinta. Storia che fa parte del nostro Dna, e quindi incancellabile, ma tradizioni che sono affidate alla sensibilità delle persone più o meno impegnate a mantenerle in vita e a tramandarle alle future generazioni. E il nostro Dino appartiene proprio al primo gruppo. Tutti dobbiamo essergliene grati.

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In copertina e qui sopra sfollati all’epoca della Grande Guerra a Tarcento e in Friuli.

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