di Gi Elle

“I colori del caffè”: a prima vista sembrerebbe un titolo banale, scontato. Invece no, ha tutti i motivi per essere approfondito e l’occasione la darà, come sempre, l’associazione Museo del Caffè di Trieste che, sotto la guida di Gianni Pistrini, ha promosso il settimo cenacolo della stagione 2018/19. L’incontro si terrà oggi, giovedì, alle ore 17, nella sala San Giusto dell’hotel Savoia Excelsior Palace, di riva del Mandracchio 4.
Così, nell’ambito dell’affascinante ciclo “Il caffè: questo famoso sconosciuto” – è proprio vero, perché tutti amiamo la tazzina nel rito quotidiano al bar o anche preparata in casa con la moka, ma sappiamo ben poco della deliziosa bevanda, declinata in tantissimi modi, come peraltro la cultura triestina insegna – la professoressa Sonia Calligaris, dell’Università di Udine, tratterà appunto il tema “I colori del caffè”, accompagnando l’uditorio in un interessantissimo viaggio che parte dall’arrivo in porto, dall’altra parte del mondo, dei sacchi di juta con il prodotto ancora verde fino ad arrivare alla sua torrefazione, procedimento che fa appunto cambiare colore al chicco – arrivando al classico bruno, più o meno accentuato – e sprigiona una serie di aromi e profumi che poi ci ritroviamo, con nostra somma soddisfazione, nella tazzina. Cosa che potrà essere constatata direttamente attraverso una degustazione che tradurrà in pratica quanto illustrato nella relazione teorica.
Quello di oggi è il penultimo incontro dell’attuale serie cominciata nello scorso autunno: quello finale – come anticipa il presidente Pistrini – si terrà il 16 maggio prossimo. E naturalmente, anche in quella occasione, l’argomento da sviluppare sarà quanto mai interessante.

Il caffè dopo la torrefazione.

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In copertina, i chicchi in maturazione sulla pianta nelle coltivazioni brasiliane. (Foto Wikipedia)

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