di Silvio Bini
Da qualche tempo, il Friuli letterario si colora spesso di nero, anzi di “noir”. Le decantate e fuggevoli sequenze di Montalbano, che indaga in un impossibile paesino (Bellosguardo) della cintura udinese, la riproposizione delle cronache di vecchi delitti della giornalista del Messaggero Veneto, Lucia Burello, e la Malastoria d’antan della Bassa, una ricerca a tutto campo sulla vita grama, violenta e misera di alcuni paesini attorno al fiume Stella, i “Fiori sopra l’inferno” (Longanesi ), un thrilling psicologico, che è stato un vero e proprio caso editoriale in Italia e all’estero, della giovane scrittrice gemonese, Ilaria Tuti, sono soltanto qualche esempio eclatante di come anche il Friuli sia sempre più pervaso dalla passione popolare per l’horror, casalingo o no.
Ilaria Tuti è una giovane friulana che ha studiato economia, che è appassionata di pittura e di disegno, ma che ha trovato nella scrittura “noir” la sua vera vocazione. Dopo il grande successo di “Fiori sopra l’inferno”, che l’ha posta all’ attenzione internazionale, ha prodotto il suo secondo libro, “Ninfa dormiente”, seguendo le orme del suo personaggio vincente, l’ ispettrice Teresa Battaglia, destinata in futuro a salire sul podio delle grandi investigatrici, che fu di Nancy Drew e Miss Marple. Giovedì 13 giugno, sarà a Carlino per presentare il suo nuovo thriller nell’ ambito della rassegna “Incontriamo gli autori”, organizzata dalla Biblioteca comunale. L’appuntamento sarà alle ore 19.30, nella Valle da pesca Cà del Lovo, che mezz’ora prima sarà oggetto di una visita guidata.
La valle da pesca di Carlino e il primo libro della scrittrice Ilaria Tuti.
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In copertina, ecco il nuovo thriller che sarà presentato giovedì al tramonto.
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