di Gi Elle

Sapevate che a Cergneu il Carnevale comincia con un giorno di anticipo? Nella frazione più orientale del Comune di Nimis, con il Risveglio del Pust – Carnevale, appunto, nell’idioma di matrice slava, parlato ancora nel paese e nelle sue borgate soprattutto dalle persone anziane (ma così si chiama anche nelle Valli del Natisone e in Val Resia) – si chiude anzitempo, rispetto al resto del Friuli, il periodo natalizio e comincia quello dell’allegria che durerà fino a Martedì Grasso, “Carnevalon”, prima del Mercoledì delle Ceneri e dell’inizio delle giornate più sobrie della Quaresima che preparano alla Pasqua.

La simpatica festa si terrà domani, 5 gennaio, vigilia epifanica, al calare della sera. Alle cinque del pomeriggio, infatti, saranno aperti i chioschi bel riforniti da specialità della tradizione e ottimi vini della zona, mentre alle sei e mezza ci sarà la celebrazione della messa con le tradizionali benedizioni dell’acqua e del fuoco. Quindi alle sette partenza dall’area dei chioschi della fiaccolata al suono dei tamburini per giungere al Cantun, l’antro in cui è incatenato il Pust dallo scorso anno. Svegliato dal lungo letargo, in allegro e rumoroso corteo si torna all’area dei festeggiamenti e alle otto di sera il mitico personaggio, riconoscibile dal caratteristico cappellaccio intrecciato con foglie (“scus”) di pannocchie, finalmente liberato dalle catene, accenderà il “palavin”. E’ così infatti che si chiama il falò epifanico a Cergneu, mentre a Nimis si tende a chiamarlo “pagnarili” piuttosto che con il più comune “pignarul”.

Il Cantun dove viene liberato il Pust.

L’accensione del grande fuoco – anche questa con un giorno di anticipo rispetto a tutti gli altri del Comune di Nimis, e della vicina Tarcento, che avverrà domenica sera – è accompagnata da canti e balli e da brindisi beneauguranti per l’anno appena cominciato. Ha inizio così il Carnevale, al termine del quale – come dicevamo – il Pust tornerà ad essere rinchiuso nella sua grotta, il Cantun appunto, dove rimarrà incatenato tutto l’anno fino al 5 gennaio 2020. Bella tradizione, vero? Basta salire a Cergneu, a due passi da Nimis, per vivere una festa semplice, ma suggestiva, dal sapore antico.

Il Pust accenderà il “palavin”.

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In copertina, la locandina del Pust.

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