Riparte con lo scrittore Andrea Vitali, nel segno del giallo, l’estate culturale di Roveredo in Piano: domani 2 luglio, alle 21, in Largo Indri, si preannuncia imperdibile l’incontro dedicato a “Certe fortune. I casi del maresciallo Maccadò”, l’ultimo libro dell’autore, edito Garzanti, che ci proietta in una vorticosa full immersion nei personaggi e nelle trame che tengono i lettori avvinti dalla prima all’ultima pagina. Sarà questa la prima tappa della mini-rassegna “Una sera d’estate, incontrando gli autori” promossa dall’amministrazione comunale di Roveredo e curata dalla Fondazione Pordenonelegge.
Giallista-cult, noto e amato per la sua capacità di parlare al pubblico, Andrea Vitali converserà con Valentina Gasparet, curatrice di pordenonelegge, mettendo a fuoco le caratteristiche della sua scrittura, capace di generare un rutilante palcoscenico di eventi grandi e piccoli, tutti raccontati con generoso estro evocativo: la monta taurina, gli strani svenimenti della moglie del maresciallo, Maristella, che fatica ad ambientarsi, la prossima inaugurazione del nuovo tiro a segno e un turista tedesco chiuso a chiave nel bagno del battello. Quanto basta per impegnare a fondo la pazienza e la tenuta di nervi persino di un santo. Questi alcuni degli ingredienti del suo ultimo romanzo “Certe fortune”, pubblicato da Garzanti, che in queste giornate estive sta appassionando i lettori.

Classe 1956, Andrea Vitali – autore estremamente prolifico, ben sessantacinque titoli pubblicati dal 1990 al 2018 – sin da giovane si era proposto di coltivare la scrittura e diventare giornalista, ma seguendo i consigli familiari aveva poi finito per diventare il medico condotto a Bellano, paese natìo sulla sponda orientale di “quel ramo del lago di Como”. Negli anni, però, la voglia di raccontare storie non si è placata, e nel 1990 è uscito il romanzo d’esordio, “Il procuratore”. Ne sono seguiti molti altri, sino ai primi grandi successi: “Una finestra vistalago” (2003), “La figlia del podestà” (2005) e “Olive comprese” (2006). La quasi totalità delle storie di Vitali sono appunto ambientate a Bellano, in epoche storiche diverse, dall’età fascista ai giorni nostri. Il maresciallo Maccadò, calabrese in servizio nella Bellano del 1930, è un personaggio familiare ai lettori di Vitali, spesso paragonato a Piero Chiara per la polifonia di personaggi e le trame che fluiscono nel quotidiano delle vite, intessute in un acuto senso dell’ironia.

La rassegna proseguirà martedì 9 luglio con Beppe Severgnini, e la sua ultima ‘creatura’ letteraria, “Italiani si rimane” (Solferino). L’ingresso e’ libero fino ad esaurimento dei posti, info 0434.1573100 fondazione@pordenonelegge.it

Beppe Severgnini

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In copertina, Andrea Vitali è atteso domani a Roveredo in Piano.

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