di Gi Elle

Sono passati tre mesi abbondanti dalla fine della vendemmia. Tutti sappiamo che quella del 2018 sarà ricordata come una grande annata, sia come qualità che quantità, però finora non abbiamo avuto la possibilità di supportare questa constatazione con dati ragionati e analisi scientifiche. A colmare questo vuoto ha pensato, come lo ha fatto sempre con puntualità in questo decennio, il Consorzio Friuli Colli orientali e Ramandolo, tanto da curare una sorta di “radiografia” della situazione produttiva. Il tutto condensato in una relazione tecnica “Le stagioni e le uve 2018”, giunta all’undicesima annualità: cento pagine bilingue (scritte in italiano e inglese) ricche di dati e di considerazioni utili sull’annata viticola appena conclusa.

Grappoli di Verduzzo e di Cabernet appena raccolti sui Colli orientali.

L’associazione fra i vitivinicoltori della collina udinese – che va da Nimis e Tarcento, con la Docg Ramandolo, fino a Buttrio, Corno di Rosazzo e Manzano – ha infatti organizzato il tradizionale e apprezzato appuntamento tecnico di fine stagione che si terrà domani, mercoledì 16 gennaio, alle 18.30. Quest’anno, i vignaioli del comprensorio collinare si sono dati appuntamento nella cantina della Fondazione de Claricini, a Bottenicco di Moimacco, in via Boiani 4.

Dopo i saluti del presidente del Consorzio Doc, Michele Pavan, e del presidente della Fondazione stessa, Oldino Cernoia, la situazione agrometeorologica dell’annata 2018 verrà illustrata da Andrea Cicogna dell’Arpa-Osmer, quella che ci dà le previsioni del tempo ogni giorno sia in tv che sul pc o cellulare. L’andamento delle fisiopatie sarà l’argomento approfondito dal tecnico consortile Davide Cisilino, mentre l’intervento del collega Francesco Degano si concentrerà sugli aspetti legati alla produzione delle uve; quindi, l’agronomo Giovanni Bigot chiuderà le relazioni tecniche con una riflessione sulla viticoltura di precisione.
A seguire, verranno illustrati i nuovi progetti tecnici messi in campo dal Consorzio Friuli Colli orientali e Ramandolo. La chiusura dell’incontro tecnico è affidata all’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier.
Infine, agli intervenuti verrà distribuita la citata relazione tecnica, contenente dati e considerazioni utili sull’annata viticola che sarà appunto ricordata per i suoi risultati di tutto rilievo, se non addirittura super. Ma aspettiamo di conoscere meglio i dati.

Vigneti nella stessa zona collinare.

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In copertina, è l’ora della potatura.

 

A Corno e Savorgnano
tra i “vini biologici”

La prima proposta 2019 di Vino e Sapori Fvg è per sabato 19 gennaio con un’esperienza itinerante dedicata alla scoperta del “vino biologico” in Friuli. Il ritrovo è fissato alle 11 a Corno di Rosazzo, dove gli ospiti saranno accolti all’azienda Valentino Butussi da una grande famiglia di vitivinicoltori che crede nei valori tradizionali della vita rurale. Dalle 13 alle 15 seguirà la visita alla cantina Mont’Albano Agricola, a Savorgnano del Torre, la prima azienda vitivinicola in Friuli a produrre vini biologici sin dal 1985, accogliendone i principi come stile di vita. Gli ospiti potranno arrivare in macchina o prenotando un transfer gratuito da Pordenone, oltre che da Udine. Il costo di questa nuova uscita è di 50 euro, comprensivo di visite, degustazioni e piatto caldo con la possibilità di assistente di viaggio e trasporto gratuito. Info e prenotazioni: info@vinoesapori.it, tel, +390432611401 oppure +393804725486.  Anche questo progetto è realizzato da Vino e Sapori Fvg con la collaborazione del Movimento turismo del vino della nostra regione.

 

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