Quando arrivi ad Ausgarten, a Vienna, sembra di fare un salto nel tempo: in un bel giardino alcuni conigli candidi e liberi ti accolgono e ti accompagnano verso il portone del Palazzo dove, tra soffitti con stucchi dorati, drappi e dipinti si entra in un tempo e in uno spazio in cui ancora rieccheggiano i fasti imperiali: poi la mente viene catturata dai suoni che arrivano lungo gli ampi corridoi… vocalizzi che si inerpicano con tutte le vocali fino ai sovracuti, melodie che si sovrappongo dalle varie sale prove. E appaiono loro, di corsa tra una lezione e l’altra, tra una prova corale e le ore sui banchi di scuola o una nuotata in piscina: i Wiener Sӓnger  Knaben, con le loro uniformi da marinaretti, piccoli “soldati” di questa accademia musicale antica e prestigiosa.

«Con grande orgoglio posso annunciare un primo grande tassello che va a comporre il Festival Risonanze 2020, ispirato al tema “Vienna: i Wiener Sӓnger Knaben porteranno la loro energia sul palco della Val Saisera». L’annuncio ufficiale è arrivato dal direttore artistico della kermesse del prossimo giugno, e assessore alla Cultura del Comune di Malborghetto-Valbruna, Alberto Busettini. Lui stesso ha anche ricordato come lo storico coro, patrimonio dell’Unesco, sarà per la prima volta in Valcanale «con un programma tutto dedicato al più bel repertorio viennese, ispirato al suo ultimo disco “Strauss For Ever”, pubblicato da Deutsche Grammophon nel 2018». Una piccola ma “succulenta” anticipazione, quella di Busettini, che fa però già capire chiaramente come, anche nell’anno che si sta affacciando, il Festival del ‘legno che suona’, saprà stupire il suo pubblico. “Risonanze” propone un’immersione nella tradizione secolare dell’abete di risonanza (che in Italia cresce solo in due regioni e una di queste è il Friuli Venezia Giulia, in particolare la foresta della Val Saisera), tra musica, liuteria e tutela del territorio. Dentro la pace dei boschi della Val Saisera, immerso nella foresta di Tarvisio, da secoli l’abete di risonanza rappresenta il corpo della musica. I suoi legni pregiati sono il cuore dei grandi pezzi di liuteria italiana.

I Wiener Sӓnger Knaben sono 100 ragazzi tra i 9 e i 14 anni che si suddividono in 4 cori ai quali si aggiungono un coro giovanile, un coro di ragazze e gli Eleven (bambini e bambine di 4 elementare). Queste formazioni, tutte assieme, si esibiscono ogni anno in 300 concerti, di fronte a un pubblico di mezzo milione di spettatori. In collaborazione con i Filarmonici di Vienna e il Wiener Staatsopernchor continuano un’antica tradizione imperiale che fin dal 1498 li vede partecipi alle messe domenicali che si tengono nella cappella Hofburgkapelle. Ogni anno i Wsk si possono ascoltare in grandi opere orchestrali dirette da Philippe Jordan, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Simone Young, e nel 2020 arriveranno anche in Friuli: «Un grazie va all’amministrazione comunale, agli uffici per il lavoro svolto e al management di Wsk. Questo è un traguardo importante per far crescere il nostro festival», ha sottolineato infine il direttore artistico.

Info: www.risonanzefestival.com o sulla pagina Facebook dedicata. C’è anche un hashtag che è #Risonanze2020.

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In copertina e all’interno immagini del prestigioso coro viennese.

(Foto www.lukasbeck.com)

 

 

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