di Lant Ator

Residenti e turisti gratis da domani, ogni domenica di gennaio e febbraio, nei musei Fvg. Scatta, infatti, l’interessante iniziativa culturale “Domeniche d’inverno al museo in Friuli Venezia Giulia”, promossa dalla Regione in collaborazione con Erpac e con le due Camere di commercio. L’evento è stato presentato ieri dall’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, alla presenza del presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti, e del componente della giunta camerale Pordenone Udine, Eva Seminara.
“Già a partire da domenica 20 gennaio – ha spiegato l’assessore, come informa Arc – apriremo le porte a 19 musei nelle Province di Gorizia, Udine e Pordenone e, da domenica 27, estenderemo l’offerta anche ai 13 civici musei di Trieste, per un totale di 32 soggetti coinvolti. Grazie al generoso contributo offerto dalle due Camere di commercio regionali, che andrà a coprire il mancato introito degli sbigliettamenti, l’ingresso sarà inoltre libero e gratuito per tutti: un dato importante, inteso a fare del nostro patrimonio culturale strumento di crescita della comunità e veicolo di promozione in chiave turistica”.

L’assessore regionale Tiziana Gibelli, Antonio Paoletti ed Eva Seminara. 

Da domani, domenica, dunque, saranno visitabili: il Museo Moda e Arti Applicate (Gorizia, Borgo Castello), il Museo Grande Guerra (Gorizia, Borgo Castello), la Collezione archeologica (Gorizia, Borgo Castello), la mostra “Sogni di latta” presso Palazzo Attems Petzenstein (Gorizia), il Museo della vita contadina Diogene Penzi (San Vito al Tagliamento), il Museo dell’emigrazione (Cavasso Nuovo) e la Galleria regionale d’arte contemporanea Luigi Spazzapan (Gradisca d’Isonzo), i Civici Musei di Udine (Musei del castello, Casa Cavazzini e Museo etnografico), il Museo delle Scienze (Pordenone) il Museo Civico d’Arte (Pordenone), il Museo Archeologico del Friuli Occidentale (Pordenone), il Museo della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg (Gorizia), il Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo (Udine), il Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani”(Tolmezzo), il MuCa – Museo della Cantieristica (Monfalcone), il Museo dell’arte molitoria (Mulino Cocconi – Gemona), il Museo dell’arte fabbrile e delle Coltellerie di Maniago.

Palazzo Attems a Gorizia e il Museo delle Coltellerie a Maniago.

Invece, dalla domenica successiva, 27 gennaio, a Trieste, saranno inoltre aperti: il Museo del Castello di San Giusto, il Museo Winkelmann, il Museo Sartorio, il Museo d’arte orientale, la Risiera di San Sabba, il Museo D. de Henriquez, il Museo del Risorgimento, il Museo teatrale “Carlo Schmidl”, il Museo di storia naturale, la Sezione del Museo del mare-Magazzino 26, l’Acquario marino, l’Orto botanico e il Museo Revoltella.

Una bellissima proposta, insomma, da prendere al volo sia da parte dei residenti in Fvg – che non conoscono abbastanza storia, cultura e tradizioni della nostra regione – sia dai turisti che, sempre numerosi, vengono in visita in Friuli Venezia Giulia e che desiderano scoprire, accanto alla varietà del paesaggio – non dimentichiamo la famosa frase di Ippolito Nievo, secondo cui la nostra regione è “un piccolo compendio dell’Universo” -, quanto si custodisce appunto nei musei e che merita d’essere conosciuto e apprezzato.

Il Museo Carnico delle Arti popolari.

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In copertina, ecco il Tiepolo a Udine.

(Foto Regione Fvg e siti dei Musei)

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