di Gi Elle

La lingua friulana, nella tipica parlata di Casarsa – quella di Pier Paolo Pasolini -, e il dialetto triestino, quello che si usa e si sente abitualmente nella città giuliana, hanno fatto meritare a Roma importanti riconoscimenti al casarsese Antonio Tesolin e all’insegnante Liliana Marchi di Trieste, ma anche a due scolaresche della nostra regione, i cui plessi hanno sede appunto nella cittadina della Destra Tagliamento e nel capoluogo regionale.
Il Friuli Venezia Giulia è stato, infatti, protagonista alla sezione Scuola del premio letterario nazionale “Salva la tua lingua locale” istituito dall’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli) e da Legautonomie Lazio, e organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Eugenio Montale, e, per la sezione scuola, con l’ong “Eip-Scuola Strumento di Pace”.

Il riconoscimento per essersi distinto nella diffusione del concorso e nella collaborazione con le scuole del territorio è andato, dunque, al presidente della Pro Loco di Casarsa della Delizia, Antonio Tesolin, mentre quello per i cultori dei dialetti e lingue locali all’insegnante Liliana Marchi di Trieste. Menzioni d’onore nella sezione poesia per due scolaresche: l’istituto comprensivo Roiano Gretta – plesso Umberto Saba per il progetto “Gita in dialetto triestino” delle classi II B e D con le referenti Daniela Carbone che ha ritirato il premio (Sezione D) – Anna Rita Vuerich (Sezione B) – Paola Forte (Coordinatrice); e l’istituto comprensivo “Pier Paolo Pasolini” di Casarsa della Delizia plesso “Enrico Fermi” in collaborazione con la stessa Pro Loco con il progetto “Adès” (Libere Poesie in lingua friulana) guidato dai docenti Matteo Giuliani e Fabiana Castellarin. Il premio è stato ritirato dall’assessore comunale Ilaria Peloi che ha rappresentato la scuola friulana.

La cerimonia di premiazione della sesta edizione è avvenuta nella sala della Protomoteca, in Campidoglio, in occasione della “Giornata internazionale della Lingua Madre” promossa dall’Unesco. L’iniziativa allo stesso tempo incentiva la collaborazione tra gli istituti scolastici e le Pro Loco per la formazione dei giovani e la sensibilizzazione degli adulti ai temi del patrimonio immateriale promossi dalla stessa organizzazione internazionale, la stessa che tiene sotto la propria protezione le nostre città di Aquileia, Cividale e Palmanova.
“Grazie all’impegno delle Pro Loco, all’adesione delle scuole e al lavoro degli insegnanti, il concorso consente ai più giovani di scoprire, apprezzare e valorizzare, spesso per la prima volta,  il patrimonio culturale immateriale di cui sono portatori dialetti e lingue locali, contribuendo a rinsaldare il legame fra le nuove generazioni e l’identità dei territori” sottolinea il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina. Un’azione in piena sintonia con la Convenzione Unesco per la tutela del patrimonio culturale immateriale.
“Ancora una volta – aggiunge Valter Pezzarini, presidente del Comitato delle Pro Loco Fvg – la nostra regione, con la sua anima friulana e triestina, vede riconosciuta a livello nazionale la sua ricchezza linguistica e culturale, la quale viene valorizzata anche dalle nostre Pro Loco negli eventi che organizzano lungo l’anno. Siamo inoltre felici per il premio al nostro consigliere del Comitato regionale Antonio Tesolin, altro riconoscimento al gran lavoro delle Pro Loco sul territorio”.

Il presidente Unpli Antonino La Spina premia Liliana Marchi (Trieste) e Antonio Tesolin (Casarsa).

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In copertina, Pier Paolo Pasolini al quale è dedicata la scuola di Casarsa.

(Foto Wikipedia)

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