di Lant Ator

Carnevale anche in Friuli sta entrando nel vivo, avvicinandoci ai suoi giorni più intensi, quelli che vanno da Giovedì grasso al Martedì che precede le Ceneri, che in friulano è noto come “Carnevalon”, cioè l’apice del periodo post-epifanico prima della sobrietà quaresimale. E le ultime due domeniche, cioè l’odierna e la successiva del 3 marzo, sono quelle in cui si concentrano le innumerevoli manifestazioni, ma anche quelle in cui prende forma il Carnevale della tradizione, come il “Pust” nelle Valli del Natisone e in Val Resia. Ma anche quello delle tipiche maschere di Sappada intagliate nel legno, tra le quali grande protagonista è quella del “Rollate”.

Maschere nelle Valli
dopo il via di Cergneu

Questa domenica va in scena il “Pust” delle Valli del Natisone che aveva avuto un prologo a Cergneu, quando la sera del 5 gennaio, vigilia epifanica, nel corso di una grande festa, culminata con l’accensione del falò (“palavin”), era stato liberato il “Pust” – che nella parlata di matrice slava significa proprio Carnevale – dalla grotta del “Cantun” dove era stato incatenato dal Martedì grasso 2018. In questo modo, nella frazione di Nimis il Carnevale era cominciato con un giorno in anticipo, dovendosi ancora festeggiare l’Epifania.
E oggi le manifestazioni del “Pust” raggiungono l’apice proprio nelle Valli. Il punto d’incontro è a San Pietro al Natisone, il loro capoluogo, dove a partire dalle 14 ci sarà una grande sfilata dei gruppi di maschere tradizionali, provenienti anche dalla Slovenia. Si potranno quindi ammirare, tra i vari travestimenti tipici, i “Pustje” di Rodda già applauditi appunto a Cergneu,  il “gallo e la gallina” di Mersino, i “Blumarji” di Montefosca, le “maschere facciali in latta” di Stregna, mentre da Montemaggiore (Matajur) scenderanno “te liepe”, le belle. Infine, da“maschere in Clodig arriveranno le caratteristiche  “maschere in vimini”. Il Carnevale della tradizione è organizzato dall’associazione I Bancinari assieme alla Pro Loco Nediške Doline”, con la collaborazione dei sodalizi culturali sloveni.

Ecco la liberazione del “Pust” a Cergneu la sera del 5 gennaio.

E da Giovedì grasso
festa sotto il Canin

In Val Resia le manifestazioni del “Pust” si tengono invece nei giorni finali del Carnevale, quelli che vanno da Giovedì a Martedì grassi, con giornata culminante domenica prossima a San Giorgio/Bila. “Non mancano però eventi spontanei in altre fazioni. In passato, potremmo dire fino agli anni Settanta, il Carnevale – riferisce la Pro Loco – si svolgeva nelle singole frazioni. Il calo della popolazione soprattutto giovanile e la mancanza di spazi adeguati ha portato ad un costante concentramento della manifestazione nella frazione di San Giorgio dove appunto ancora oggi si svolge. Il Carnevale inizia, generalmente, negli ultimi giorni, il Giovedì grasso  (Jojba Grasa) il sabato sera, la Domenica (Püstawa nadëja), il Lunedì, il Martedì (TeVlïki Püst) e il Mercoledì delle Ceneri (Te din na pëpël).In passato la festività dell’Epifania (Pernahti) dava inizio ai festeggiamenti carnevaleschi”. E ancora: “L’elemento fondamentale del Carnevale è rappresentato dalla danza eseguita con i tipici strumenti musicali resiani, la cïtira [zitira] (violino) e la bünkula (violoncello) – si notino i termini locali delle giornate di festa e degli strumenti musicali, che attingono a un antico idioma paleo-russo, ndr -. Le danze si protraggono per ore ed ore, nelle osterie e negli spazi predisposti per i festeggiamenti. Si balla, tempo permettendo, anche all’esterno, in particolare domenica pomeriggio. Le danze, un tempo, quando le maschere brutte facevano il giro delle case in paese, venivano effettuate anche nelle abitazioni, portando una ventata di allegria”. ”Domenica pomeriggio, tempo permettendo, le danze – spiega ancora la Pro Loco della Valle dominata dal monte Canin – si svolgono in piazza dove il Carnevale si conclude, il Mercoledì delle Ceneri, con il rogo del fantoccio, segnando così la fine di un ciclo per ricominciarne uno nuovo, si spera, più prospero”.

Il “Pust” festeggiato in Val Resia: il Carnevale partirà Giovedì grasso.

Domenica dei Contadini 
invito nell’antica “Plodn”

Dopo quella dei Poveri (Pèttlar Sunntach), oggi a Sappada ci sarà la “Domenica dei Contadini” (Paurn Sunntach) con la rappresentazione della vita agreste di un tempo: l’appuntamento è nella borgata Kratten dalle 14.30.
“Una delle tradizioni più caratteristiche di Sappada/Plodn, isola linguistica di matrice tedesca, è il Carnevale (vosenòcht), momento fondamentale – informa Sappada.info – in cui rivivono le tradizioni locali e la cultura popolare, in cui si intrecciano ritualità e folclore, occasione di gioco, divertimento e trasgressione. Protagonisti assoluti sono le maschere (letter): per camuffarsi completamente e non farsi riconoscere dai compaesani vengono usate maschere in legno (lòrvn) intagliate da artigiani locali e tramandate spesso di generazione in generazione”. Altre giornate caratteristiche sono: il “Giovedì grasso” (vaastign pfinzntòk), in cui si svolge la Sfilata dei Rollate – maschere tipiche che però sono presenti anche oggi -per le vie del paese; il “Lunedì grasso” (vrèss montach), il “Martedì grasso” (schpaib ertach). L’ultima domenica di Carnevale, quella del 3 marzo, è infine denominata “Domenica dei Signori” (Hearn Sunntach) con la rappresentazione della vita dei ricchi nella borgata Granvilla. Anche oggi c’è la “Schnitzar batte”  22ma edizione del Concorso di intaglio di maschere.

I “Rollate”, le tipiche maschere sappadine anche oggi protagoniste.

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In copertina, le maschere di Rodda applaudite il 5 gennaio a Cergneu.

(Foto Pro Val Resia e sappada.info)

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