L’dentità e il senso di appartenenza sotto la lente a Udine

Giuseppe Longo2019-06-142024-01-05UncategorizedLeave a comment

di Gi Elle

Che cosa significa avere un senso di appartenenza oggi, in un mondo sempre più incline a rendere sostituibili gli individui? E’ una delle domande più significative che saranno poste nel convegno“Identitas: uguali ma diversi” che è in programma a Udine domani, sabato, alle 16.30, nel prestigioso salone del Parlamento in Castello, incontestabile simbolo di appartenenza per il popolo friulano. L’evento, patrocinato dal Comune di Udine, è organizzato sotto la direzione artistica di Emanuele Franz, filosofo e direttore della casa editrice Audax di Moggio, nonché ideatore del convegno stesso.
La realizzazione dell’incontro culturale ha trovato una importante collaborazione con l’associazione Historia gruppo studi storici e sociali, nonché Limes Club Pordenone/Udine/Venezia presieduta dal professore dell’Università del Friuli, Guglielmo Cevolin, che figurerà anche fra i relatori.
Il convegno vuole offrirsi come un evento di grande portata e respiro, che abbia come tema proprio l’Identità. Un tema, questo, trattato da molteplici punti di vista. Territoriale e culturale: l’identità nella tradizione, nei costumi, nella società, nella lingua, nei popoli, ma anche dal punto di vista delle scienze sociali, la famiglia, la sessualità, la psicologia e l’antropologia.

In ultima istanza, si vuole porre la domanda citata all’inizio: che cosa significa avere un senso di appartenenza oggi, in un mondo che, come detto, è sempre più incline a rendere sostituibili gli individui?
“La scelta degli ospiti del convegno – osserva Emanuele Franz – è all’insegna di un certo pluralismo delle idee, per cui si trovano figure molto diverse tra loro, anche molto controverse. Ma potersi confrontare con persone di grande intelligenza in un dialogo sano è sempre un’occasione preziosa di crescita, soprattutto se queste persone hanno idee diverse dalla maggioranza”.
Fra i nomi che spiccano, c’è quello di Aleksandr Dugin, filosofo russo che si occupa di geopolitica, molto discusso per la sua vicinanza a Putin, ma anche Diego Fusaro, Massimo Fini, Edoardo Sylos Labini, attore e fondatore del mensile “Cultura Identità” allegato al quotidiano “il Giornale” e, non da ultimo, Paolo Paron, fondatore della Società Tolkieniana italiana ed esperto di tradizioni popolari.
All’intervento di Dugin seguirà quello di Daniele Bertello, referente dell’associazione Reuropa. E questo dimostra che si tratta di una schiera di tutto rispetto, variegata e di spessore, che offrirà un caleidoscopico punto di vista sull’argomento, quello dell’Identità, che oggi più che mai è diventato di attualità. L’iniziativa ha fin da subito suscitato un grande interesse, al punto che il filosofo Emanuele Severino si è complimentato per “la splendida iniziativa” facendo pervenire una missiva proprio a Emanuele Franz, che è l’artefice e la mente di tutto il convegno.

“Ma l’eco del convegno – racconta Franz con una punta di orgoglio – ha raggiunto perfino l’America, dove, informato dell’iniziativa, il linguista e filosofo Noam Chomsky, emerito professore al Mit, il Massachusetts Institute of Technology di Boston, e considerato fra i più grandi intellettuali del mondo, si è espresso dicendo che ‘il convegno Identitas è un’idea meravigliosa, mi complimento per la sua organizzazione’. E ha fatto sapere di un suo possibile intervento multimediale allo stesso, impegni permettendo. Insomma, dalla Russia all’America questo convegno sta seguendo il percorso del sole facendo dialogare Oriente ed Occidente”.
Emanuele Franz, autore sui generis, dirige come detto la casa editrice Audax, a Moggio Udinese, rilegando i libri a mano e vivendo controcorrente. Autore a sua volta di una ventina di volumi che hanno suscitato l’interesse di Premi Nobel e capi di Stato, questa volta ha concepito un convegno che si annuncia come una singolare offerta culturale e un motivo di viva riflessione e dibattito.

Il Castello di Udine, simbolo del Friuli.