Un concerto interattivo con musicisti in collegamento diretto da altre nazioni per la chiusura in grande stile di Trieste “capitale” mondiale della musica: si conclude infatti oggi, 26 giugno, il meeting della rete Gmel, Global Music Education League, promosso dal Conservatorio Tartini in collaborazione con la Regione Fvg e con il Miur – Ministero Istruzione Università e Ricerca e con il sostegno della Fondazione CRTrieste e di Fazioli.
Al Tartini stamani, dalle 10, si riuniranno istituzioni che spaziano dalla Cina all’Australia, passando per gli Stati Uniti: come Sydney Conservatorium of Music – The University of Sydney, American Musicological Society, il Royal Birmingham Conservatoire, The Herb Alpert School of Music, California Institute of the Arts, Cleveland Institute of Music, Eastman School of Music, University of Rochester, la University of Music Franz Liszt di Weimar, The College of Visual and Performing Arts, George Mason University, The Sibelius Academy – University of the Arts Helsinki, Pechino Conservatory.

Immagini degli incontri già avvenuti.

Particolarmente atteso l’intervento del compositore statunitense David Rosenboon, dedicato alle prospettive della musica contemporanea in rapporto all’innovazione, alle nuove tecnologie, al networking. Subito dopo interverrà il docente John L. Malcolm IV, in rappresentanza di Cleveland Institute of Music, sulle Trasformazioni Digitali e l’innovazione per la musica classica. Si parlerà anche di formazione a distanza e dell’Arco Projecy con Alistair Rutherford, ricercatrice al Conservatorio di Birmingham. In grande evidenza l’ utilizzo della tecnologia “LoLa” (Low Latency) sviluppata dal Conservatorio Tartini per consentire ai musicisti di suonare contemporaneamente anche a grandi distanze. Proprio il concerto con la tecnologia  “LoLa” sara’ l’evento conclusivo stasera alle 19 nell’aula magna “Paolo Budinich” della Sissa – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste: primo step di impegno del Conservatorio in direzione di Esof 2020″.

Claire de… Jazz sarà il filo rosso del concerto che partirà da Debussy per poi approdare alla poliedricità del Jazz. L’obiettivo è, come dicevamo all’inizio, la realizzazione di un concerto interattivo con performance jazz di musicisti delle nazioni della rete Gmel. L’Ensemble sarà impegnato live sul palco, ma ospiterà anche interventi di musicisti situati in altre nazioni, utilizzando il linguaggio jazz per confermare come la musica possa essere elemento unificante di dialogo fra le più diverse aree geografiche e culturali, capace quindi di attivare immediatamente la conoscenza e la condivisione di comuni valori di cooperazione e rispetto fra le nazioni. Ingresso libero, info www.conservatorio.trieste.it telefono 0406724911.

Un musicista in videoconferenza.

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In copertina, il compositore statunitense David Rosenboon oggi al  Conservatorio “Tartini” di Trieste.

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