di Giuseppe Longo

Quella che si sta per aprire è una settimana molto importante per il Vigneto Fvg, sia sotto il profilo tecnico che politico. Cominciando proprio dal secondo aspetto, giornata strategica è quella di domani, lunedì, per la tutela della Ribolla gialla, il vitigno autoctono al centro di una vera e propria riscoperta che si intende salvaguardare – ancorando l’utilizzo del nome soltanto al Friuli Venezia Giulia – trattandosi di un patrimonio di questa terra. Venerdì invece, nell’ambito di Agriest, alla Fiera di Udine e Gorizia Spa, ci sarà un convegno tecnico di particolare interesse organizzato da Assoenologi Fvg sull’affinamento dei vini dell’ultima vendemmia attraverso quella importantissima fase evolutiva che è nota come “fermentazione malolattica”.

Vertice Ribolla – Proprio per domani è convocato, in Regione, il tavolo di filiera vitivinicola che si occuperà appunto della tutela del grande bianco friulano, un problema subito collocato ai primi posti dell’agenda del nuovo assessore all’Agricoltura Stefano Zannier, dopo le elezioni regionali della primavera scorsa. La questione è stata gestita in prima persona da Adriano Gigante, vicepresidente dei Colli orientali e che dall’estate scorsa è pure leader delle Doc Fvg.
Il viticoltore di Corno di Rosazzo si è molto speso in questi mesi per mettere d’accordo colleghi produttori, consorzi e associazioni di categoria al fine di trovare l’intesa per un “canovaccio” di disciplinare da sottoporre agli organi competenti. Un accordo che finalmente, dopo estenuanti incontri e trattative, pare sia stato trovato, come riferivamo anche domenica scorsa a proposito dell’attribuzione del Premio “Risit d’Aur” della famiglia Nonino a Damijan Podversic – la consegna, come è noto, sabato prossimo nella distilleria a Ronchi di Percoto – proprio per la coltivazione della Ribolla gialla. “L’assegnazione del premio – si legge, tra l’altro, nella motivazione con cui la giuria ha voluto attribuire il prestigioso riconoscimento al viticoltore goriziano – vuole anche essere un appassionato appello ai vignaioli della Regione affinché trovino l’accordo sul disciplinare di produzione per ottenere al più presto la Doc per la Ribolla gialla che ne garantisca la produzione esclusivamente per il territorio del Friuli Venezia Giulia”.
“Per quanto riguarda la Ribolla gialla, a mio avviso – ci aveva dichiarato in occasione del Congresso nazionale di Trieste il presidente di Assoenologi Fvg, Rodolfo Rizzi, se ne parla troppo e spesso senza cognizione di causa. La Ribolla potrebbe avere delle ottime opportunità commerciali ma, per fare questo, si devono lasciare da parte i tanti campanilismi e le “ataviche” divisioni territoriali. Purtroppo, se continuiamo a perdere tempo e non ci accordiamo su una linea comune, rischiamo che la Ribolla gialla, grazie al discreto successo che sta ottenendo nella versione spumantizzata, venga superata dalle interessanti proposte che anche le altre Regioni italiane stanno facendo”.
C’è proprio da sperare che questo autorevole auspicio e l’appello del Premio Nonino abbiano trovato la risposta cercata. Ma per sapere esattamente come è andata, bisognerà aspettare proprio l’incontro di domani con l’assessore Zannier. Solo in quell’occasione sul “tavolo verde”  così infatti è noto gergalmente il vertice che vede riuniti tutti gli “attori” del settore della vite e del vino Made in Fvg – verranno allineate e scoperte tutte le carte, per cui si capirà se effettivamente siamo giunti alla tanto auspicata intesa o se c’è ancora da lavorare. Staremo a vedere.

L’assessore Stefano Zannier.

 Adriano Gigante (Doc Fvg).

Assoenologi ad Agriest – La vendemmia, anche nelle zone più tardive dei Colli orientali del Friuli, si è conclusa da più di tre mesi e i nuovi vini si stanno lentamente affinando in cantina attraverso quella fase di maturazione che è nota, appunto, come “fermentazione malolattica”. Un momento molto importante e delicato, nel contempo, che richiede al vitivinicoltore e al tecnico grande attenzione. E proprio in quest’ottica Assoenologi Fvg ha colto l’opportunità per organizzare, nell’ambito dell’imminente Agriest, l’annuale rassegna dell’agricoltura in programma la settimana entrante alla Fiera di Udine, un interessante convegno che ha per tema “Aumentare l’igiene in cantina per una corretta gestione della Fermentazione malolattica e la diminuzione della presenza di Brettanomyces”.
L’appuntamento è fissato per venerdì 25 gennaio, alle 14.30, nella sala convegni (primo Piano ingresso Sud), del quartiere espositivo a Torreano di Martignacco. I lavori saranno moderati da Claudio Fabbro e aperti da Rodolfo Rizzi, presidente di Assoenologi Friuli Venezia Giulia, e da Emilio Celotti, presidente del Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia all’Università di Udine. Quindi, via alle relazioni, tutte di grande interesse per chi opera a contatto con il vino nuovo:  Tradizione o innovazione per una corretta Fermentazione Malolattica? Lucilla Iacumin, Università di Udine Dipartimento di Scienze agroAlimentari, ambientali e animali, Federica Ginaldi, Giuseppe Comi; Innovazione nella rilevazione di Brettanomyces, Marisa Manzano, Università di Udine, Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali, Priya Vizzini, Simone Poggesi; L’igiene evoluta in Cantina,  Nir Levav – R&D Vinext srl; Valutazione dell’efficacia di trattamenti igienizzanti con Ozono, Silvia Sembeni, Dipartimento di Igiene e Sanità Università di Verona; TwinOxide – Innovativo sanitizzante per le Cantine, Dennis Modeo, responsabile tecnico TwinOxide Olanda.
Appuntamento, dunque, venerdì prossimo per tutti i tecnici della vite e del vino della nostra regione. Si tratta del primo incontro di rilievo del nuovo anno, mentre il 2018 si era chiuso con la festa degli auguri che si era tenuta, fra molti apprezzamenti, poco prima di Natale a Corno di Rosazzo.

Gli enologi e i loro ospiti durante la festa natalizia. (Photolife.it)

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In copertina, la Ribolla gialla.

 

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