di Gi Elle

I friulani Simonit&Sirch hanno fatto centro anche in Franciacorta. Mentre a Trieste si stava perfezionando l’allestimento della mega-degustazione dei celebri spumanti, avvenuta con successo lunedì, sabato scorso andava in scena, nella splendida zona vitivinicola in riva al lago d’Iseo, il 1° Festival italiano del Potatore, che prevedeva gare di abilità con le cesoie. E con 97 tagli eseguiti alle perfezione su 105, Marco Bergoli, 26 anni, della Demetra Srl di Cazzago San Martino, in provincia di Brescia, è risultato il vincitore della manifestazione che ha debuttato con successo a Erbusco, una delle località più famose della Franciacorta, per la regìa appunto della ormai famosa coppia di “preparatori d’uva” o “chirurghi della vite”, che dir si voglia.

Il vincitore Marco Bergoli (a destra Simonit) e la squadra degli Avengers.

Ad aggiudicarsi il podio per la migliore squadra sono stati invece gli Avengers, ovvero Riccardo Turata, Francesco Deledda e Marco Ostan, con 291 tagli perfetti su 315 eseguiti. Per la gara singola, 2° classificato è stato Valeriu Cristian Antone dell’azienda Antonutti di Colloredo di Prato, località alle porte di Udine, mentre terza si è piazzata una donna, Giulia Florelli dell’azienda Tua Rita di Suvereto, in provincia di Livorno. Nella classifica delle squadre sono arrivati al secondo posto Michele Botticini, Michele Gatti e Nasir Amid di Bellavista di Erbusco e al terzo Andrea Gatti, Fabio Cadei e Marius Marineac di Ca del Bosco, della stessa località bresciana. E’ stata una gara emozionante e giocata veramente sul fil del rasoio – paragone più che appropriato a giudicare dalle affilatissime forbici! -, dato che lo scarto nei punteggi fra la terna dei primi piazzati di ambedue le categorie è stato veramente minimo.
Alla competizione, organizzata per la prima volta in Italia, hanno preso parte 120 concorrenti, il cui operato è stato giudicato da Marco Simonit e dagli specialisti del team Simonit&Sirch, affiancati da due noti esperti internazionali di potatura, Raymond Favez (nominato “re della potatura” alla Festa dei Vignerons di Vevey, in Svizzera, del 1999, in carica quindi da 20 anni) e Philippe Kuntzmann  (per oltre 10 anni responsabile della Sezione malattie del legno della vite alla stazione di Colmar, in Alsazia, dell’Ifv, Istituto Francese della Vigna e del Vino, il centro nazionale di riferimento in Oltralpe per la ricerca e la divulgazione in viticoltura).

Due immagini della festa organizzata sabato scorso a Erbusco.

Un debutto più che positivo, dunque, sia per il livello di preparazione dei concorrenti che per l’afflusso di pubblico, per il 1° Festival italiano del Potatore, che ha avuto come splendida cornice proprio la Franciacorta, dove alcune aziende come Bellavista hanno sposato il rivoluzionario metodo di potatura Simonit&Sirch. E’ stata infatti una giornata di grande festa, che ha portato fra i filari del vigneto Le Brede di Erbusco, ai piedi della scenografica Villa Lechi, non solo potatori ed addetti al lavoro, ma anche moltissime persone che amano la natura e sono interessate al “saper fare” in campagna, appassionati del verde e famiglie. A dare ritmo, e voce, all’evento è stato Federico Quaranta, noto autore e conduttore del programma radiofonico Decanter su Radio 2 e conduttore di Linea Verde su Rai 1. Con lui Luca Viscardi, direttore di Radio Number One, radio ufficiale della manifestazione, che ha avuto il patrocinio del Consorzio Franciacorta, del Comune di Erbusco e dell’Asa, Associazione Stampa Agroalimentare Italiana.
Se il clou della giornata (che aveva preso il via con la Colazione del potatore con il Gruppo Alpini di Erbusco) è stata la competizione fra i migliori potatori italiani, ad intrattenere il pubblico sono stati vari altri apprezzatissimi eventi, quali la spettacolare performance di taglio con ascia, sega e motosega dei boscaioli Mattia Berbenni e Michael Del Pin e le altrettanto spettacolari acrobazie di Luca Tombini, campione del Mondo di Bike Trail, le dimostrazioni di scultura con il legno di Marco Mottetta alias Ul Barba e di lavori con trazione animale in vigna con cavalli fatte da Ilario Bortuzzo. Grande interesse hanno suscitato l’Atelier delle forbici tenuto dalla Felco (azienda leader del settore e main sponsor della manifestazione) e le dimostrazioni di dendrochirurgia viticola, operazione con cui Simonit&Sirch “operano” i ceppi malati. Il pubblico ha indugiato sotto i portici di Villa Lechi per degustare pregiati spumanti di Franciacorta e – vista anche la splendida giornata- in molti hanno approfittato della possibilità di ammirare dall’alto il paesaggio franciacortino a bordo dell’elicottero dell’alpinista dei record Simone Moro, con partenza proprio vicino al campo di gara.

Gettonatissime sono state, infine, le attività per i bambini, Wannabe a pruninguy. In un angolo del vigneto con le teste dei filari contrassegnati da gigantesche matite colorate, hanno piantato barbatelle contrassegnandole con il proprio nome e dando vita, così, a un vigneto simbolico di buon auspicio per il futuro. I più piccoli si sono poi divertiti decorando casette per gli uccellini, andando in calesse o sperimentando il “battesimo della sella” in groppa agli asinelli dell’azienda Il Colmetto, nonché assistendo alla tosatura delle pecore fatta dal pastore Luca Brugnatelli.

I bambini mentre piantano le barbatelle con i loro nomi. 

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In copertina, cesoie all’opera sulle viti della Franciacorta.

 

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