Torna per il quarto anno consecutivo “Teatri nel Giardino del Mondo”, la rassegna della Scuola Sperimentale dell’Attore di Pordenone che costituisce una sorta di anticamera del Festival L’Arlecchino Errante, in programma a fine estate. Come sempre, la rassegna a ingresso libero è proposta ai cittadini pordenonesi di tutte le età nel parco della Casa Madonna Pellegrina, partner del progetto assieme alla Caritas della Diocesi di Concordia Pordenone, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli.
Quest’anno si comincia con Chenditrì (Candy Three – l’albero delle caramelle) del Teatro Nucleo di Ferrara, proprio oggi alle 19. Seguiranno, sempre di mercoledì e sempre allo stesso orario, il 24 luglio, Più Brutto di Così (la bella e il bestiolino) del Teatro al Quadrato di Tarcento, il 31 luglio Balcanikaos, con il Teatro Guascone di Pontedera e il 7 agosto Boxing con il grande clown Fraser Hooper dalla Nuova Zelanda. E c’è anche una piccola coda extra; il 21 agosto, nel giardino della nuova sede di via Selvatico, una novità della stessa Scuola Sperimentale dell’Attore con la sua compagnia di produzione Hellequin: Bang Bang, uno spettacolo di clown contemporaneo.
Dopo lo spettacolo, rigorosamente ad ingresso libero, gli spettatori sono invitati a fermarsi e condividere un’aperi-cena con cibi e bevande portati da casa, a cui, come da tradizione della rassegna, si aggiungeranno di volta in volta assaggi esotici a cura dei migranti ospiti della Casa Madonna Pellegrina (per informazioni: 3938488934 oppure 3336876490).

“Il Giardino del Mondo – spiega Ferruccio Merisi, presidente della Scuola Sperimentale dell’Attore – è un’immagine che incrocia la bellezza e la varietà del parco con quelle dei migranti sempre diversi che popolano oggi la Casa, un tempo albergo per i bisognosi e successivamente casa di riposo per sacerdoti. La rassegna fin dalla prima edizione è stata impostata come un’offerta per famiglie, anche con lo scopo di proporre il parco stesso alla fruizione anche ordinaria degli abitanti della città; in realtà, la proposta ha saputo catturare anche i buongustai del teatro, che vengono anche dalla provincia per incontrare spettacoli ed artisti che sanno coniugare la semplicità con la qualità. Un successo derivato anche dalla formula della rassegna, che offre sorridendo una riflessione sui valori “nostrani”, come la famiglia, l’educazione civica, la spiritualità assieme alla visione di valori lontani per concludersi sempre con un grande spettacolo comico senza parole, che nella risata di qualità celebra ogni possibile solidarietà”.

Chenditrì, il primo spettacolo, è una storia per ragazzi e adulti che racconta con delicatezza come certe volte (quasi troppe) la filiera del cibo, che sembra più normale ed ordinaria, nasconde gravi errori planetari che determinano problemi climatici e sociali. Come per esempio la coltivazione della canna da zucchero nel Mali, paradossalmente la miglior materia prima per le caramelle di tutto il pianeta, e la peggiore scelta per l’ambiente e l’economia locale. Lo spettacolo naturalmente rimane nei toni della favola, e congeda gli spettatori grandi e piccoli con un bel messaggio di speranza. Ha vinto numerosi premi in Italia e all’estero, ed è la produzione giovane (per l’età degli artisti oltre che per la data di creazione) di una delle più blasonate compagnie del teatro di ricerca italiano, il Teatro Nucleo di Ferrara.

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In copertina, uno degli attori di Ferrara in scena questa sera a Pordenone.

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