di Gi Elle

Tre appuntamenti con la grande musica oggi a Cervignano, Monfalcone e Trieste, spaziando da quella corale del Polifonico di Ruda ai Preludi dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Tartini, nel cui auditorium sarà protagonista invece la chitarra di Pier Luigi Corona. Vediamo allora di che cosa si tratta nel dettaglio.

CERVIGNANO – Secondo appuntamento con la musica, a cura di Euritmica, nel cartellone della nuova stagione artistica del Teatro Pasolini di Cervignano, “La forma delle emozioni”. Oggi, con inizio alle 20.45, il suo palcoscenico ospiterà una delle eccellenze culturali del Friuli Venezia Giulia: il Coro Polifonico di Ruda. Diretto da molti anni da Fabiana Noro e da sempre coro a voci pari maschili, questo ensemble vocale vanta una straordinaria storia di 74 anni, durante i quali si è esibito in tutto il mondo con concerti e riconoscimenti di prestigio in Russia, America del Nord e del Sud, Asia e in quasi tutta Europa. Estensione della tradizione musicale friulana, il coro si distingue per la sua progettualità contemporanea. Al Pasolini, il Polifonico di Ruda presenta il nuovo repertorio: un viaggio musicale nel complesso ed intenso universo dei sentimenti umani, tra generi e stili diversi tra loro, nel quale le voci sono strumenti che interpretano magistralmente la preghiera più intima e delicata, la denuncia quasi gridata degli orrori della guerra, la leggerezza e spensieratezza delle musiche da film, il doloroso ricordo di tragedie della nostra storia, con la solita qualità e professionalità apprezzata ovunque nel mondo. Questi “Contrasti Sonori” vengono declinati attraverso i diversi organici che danno varietà al programma, dove i brani a cappella, dalla rigorosa essenzialità, si alternano a composizioni arricchite dalle sonorità del pianoforte solo ed ancora del trio pianoforte, violoncello e percussioni, che regalano un’intensa gamma di sfumature cromatiche. Nasce cosi un raffinato gioco in cui voci e strumenti dialogano e si rincorrono, facendo emergere delicate e raffinate pagine musicali; un percorso che tocca le ieratiche atmosfere del massimo compositore sacro russo Chesnokov, la vena poetica delle musiche di Schubert, le stranianti alchimie di Whitacre, le provocatorie composizioni di Sollima per giungere ai spensierati e coinvolgenti temi di Piovani, Vangelis e Cohen. Biglietti online su Vivaticket e alla biglietteria del Teatro (anche oggi dalle 16-18 e dalle 19.45). Info ai siti: www.teatropasolini.it e www.euritmica.it

Il coro Polifonico di Ruda colto dall’obiettivo di Hector Leka.

MONFALCONE – Dopo l’applauditissimo debutto dell’altra sera al Politeama Rossetti di Trieste, si rinnova oggi a Monfalcone l’appuntamento con la Stagione del Conservatorio Tartini: il concerto “Préludes Académiques” riporterà in scena al Teatro Comunale la sua Orchestra Sinfonica, un organico forte di oltre ottanta giovani musicisti, diretto dal maestro Adriano Martinolli D’Arcy su preziose partiture di Antonio Illersberg (Preludio e Capriccio), Johannes Brahms (Akademische Festouverture op. 80), Franz Liszt (Les préludes) e Franz von Suppé (4 Danze e Finale dall’opera “Il Ritorno del Marinaio”). Il sipario si alzerà questa sera,alle 20.30, e venerdì al Teatro Odeon di Latisana, alle 20.45: violino solista Yulia Berinskaya. L’ingresso agli eventi è aperto al pubblico gratuitamente. Ricordiamo, poi, che l’Orchestra Sinfonica del Tartini si è esibita ieri mattina ancora a Trieste, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico della Sissa, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, eseguendo l’Inno nazionale italiano e quello europeo. Il programma del concerto odierno è stato concepito partendo dal concetto musicale di Preludio, o di Ouverture, quella particolare forma musicale che, posta all’inizio di un’opera, ha la funzione di predisporre l’animo dell’ascoltatore allo svolgersi dell’opera, anticipandone l’atmosfera e i temi principali. L’Orchestra Sinfonica del Tartini è composta da giovani musicisti, iscritti ai corsi superiori e specialistici del Conservatorio. Ad essa afferiscono, inoltre, i migliori studenti dei corsi propedeutico accademici nonché, in particolari occasioni, giovani diplomati ed alcuni docenti, assicurando così continuità alla formazione, pur nel naturale avvicendamento dei suoi componenti. Alla sua guida si sono alternati, nel corso degli anni, molti direttori d’orchestra, tra i quali Luigi Toffolo, Aldo Belli, Daniele Zanettovich, Giampaolo Coral, Andrea Cristofolini, Stojan Kuret, Fabio Pirona, Antonino Fogliani, Sigmund Thorp e Romolo Gessi.

L’Orchestra Sinfonica del Tartini.

TRIESTE – E’ una vera icona della scena musicale spagnola del XX secolo. Personalità ricca e poliedrica, il compositore Joaquin Rodrigo è stato anche per certi versi una figura ‘spiazzante’, originale e innovativa  rispetto alla tradizione chitarristica di fine ’800 e primi ’900. Proprio a lui, attraverso il “Progetto Rodrigo” curato dal chitarrista Pier Luigi Corona, è dedicato l’omaggio promosso nell’ambito del cartellone autunnale dei Concerti del Conservatorio Tartini, oggi dalle 20.30 nella sua sala Tartini di via Ghega 12. L’evento è come sempre proposto con ingresso gratuito su prenotazione, info 040.6724911 www.conts.it. Progetto Rodrigo esprimerà tutta la forza, lo stupore, lo struggimento. Il visionario impressionismo del grande artista iberico. Pier Luigi Corona, alla chitarra, spazierà fra molte partiture di Rodrigo, come En Los Trigales, Junto al Generalife, Elogio de la Guitarra, Tres Piezas Españolas, Invocación y danza, Sonata Giocosa. Rodrigo sapeva attingere alle forme della polifonia barocca e alle danze tipiche della tradizione iberica, ma al tempo stesso il suo stile sembra guidato dalla volontà di rompere gli stereotipi di un linguaggio che sentiva superato e oleografico. Di qui l’esigenza di una sintassi innovativa, di un vocabolario armonico arricchito di rifrazioni impressionistiche che sapevano irrorare la sua musica di una nuova linfa creativa. «La forza espressiva di Rodrigo – spiega Pier Luigi Corona – nasce dal saper coniugare un linguaggio caleidoscopico, ora umoristico ora drammatico, con un melos sempre ispirato, lieve e di profonda bellezza. Il suo mondo spirituale tende a sublimarsi in una visione ideale di una Spagna arcaica e bucolica, piena di echi e di rimandi, ricca di una soavità che incanta e apre al mistero».

Pier Luigi Corona

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In copertina, settore del Polifonico di Ruda, diretto da Fabiana Noro, oggi a Cervignano. (Foto Hector Leka)

 

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