di Gi Elle

Mentre manca meno di un mese all’apertura della nuova grande esposizione – s’intitola “Maestri” e sarà visitabile dal 12 maggio al 6 ottobre, nell’ambito della 16ma Mostra organizzata dal Comitato di San Floriano -, la piccola comunità di Illegio ora è protagonista addirittura di un film che approda nelle  sale domani, 15 aprile. Si chiama “Dieç, il miracolo di Illegio” e racconta di questa manciata di case, situate in un’incantevole vallata che si apre tra i monti che circondano Tolmezzo – e Dieç è il nome del paese proprio nella tipica parlata locale, il friulano carnico -, i cui residenti hanno trovato la forza di resistere allo spopolamento che tutta la montagna vive ormai da molti anni per guardare con più fiducia al futuro. Una spinta e un coraggio che sono arrivati proprio dall’allestimento di quelle straordinarie mostre che da ben sedici anni si organizzano, grazie alla lungimiranza e all’intraprendenza fatte nascere da due sacerdoti illuminati – monsignor Angelo Zanello e don Alessio Geretti, parroco e vice di Tolmezzo – che carnici non sono, ma che hanno fatto propria, vivendoci da lungo tempo, la vicenda umana di questa terra meravigliosa ma difficile.

Don Geretti con monsignor Zanello.

“Film che nasce in Friuli Venezia Giulia e che parla della nostra regione al mondo: ‘Dieç, il miracolo di Illegio’ ha l’indiscusso merito di trasformare un gioiello del comparto turistico regionale in pellicola d’autore”, aveva detto l’assessore regionale al Turismo e alle Attività produttive, Sergio Bini, a margine della proiezione dell’anteprima in Vaticano. “La decisione di fare leva su un’eccellenza del Friuli Venezia Giulia, quale la Mostra Internazionale d’Arte di Illegio, per ricavarne un lungometraggio capace di mettere in vetrina il nostro territorio, e in particolare la Carnia e la montagna, è un merito che va ascritto non solo allo straordinario lavoro di Red On Productions e del regista Thomas Turolo, ma anche a Film Commission Fvg e al Fondo per l’Audiovisivo Fvg, il cui duplice contributo nell’attrarre produzioni da fuori regione e nello stimolare quelle locali risulta sempre essenziale.‘Dieç, il miracolo di Illegio’ – ha concluso Bini – non è dunque solo un bel film, ma un vero e proprio strumento di promozione turistica e culturale di un territorio ricco e composito come il Friuli Venezia Giulia.”

“Se Illegio da molti anni non è più una periferia, un borgo spopolato tra le montagne della Carnia, lo si deve alla forza delle idee e all’intraprendenza di una comunità – gli ha fatto eco la collega della Giunta Fedriga, Barbara Zilli – che sotto una guida illuminata si è resa protagonista di un caso di impresa culturale e proposta spirituale che ha raggiunto una fama di respiro europeo: ora il film ‘Dieç, il miracolo di Illegio’ potrà diffondere nel mondo questo ‘case history’ di impresa oltre che portentoso mezzo per rendere vitale e attrattiva la montagna friulana”. L’assessore, che è intervenuta alla proiezione del lungometraggio a Tolmezzo, ha rivolto l’augurio che questo film “possa attrarre ancora più visitatori e amanti delle esposizioni d’arte” al fondatore del Comitato di San Floriano monsignor Angelo Zanello e al curatore don Alessio Geretti, ringraziando il regista Thomas Turolo, Red On Productions, Film Commission Fvg e il Fondo per l’Audiovisivo Fvg.

Immagine della vallata di Illegio.

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In copertina, l’antica pieve di San Floriano a Illegio.

(Foto sito ufficiale e Regione Fvg)

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