di Giuseppe Longo

Purtroppo manca ancora la neve vera – ma, prima o poi, dovrà pur arrivare anche quest’inverno -, tuttavia quella programmata, o più comunemente nota come quella “sparata con i cannoni”, ha fatto sì che la 46a edizione della Fiaccolata del Monte Lussari, la sera di Capodanno, avesse regolare svolgimento, consentendo una partecipazione record a quella che è definita la più lunga discesa di tedofori sugli sci di tutte le Alpi.

Sugli oltre quattro chilometri innevati della pista di Prampero che scende dal famoso santuario mariano, che sorge a oltre 1700 metri di quota, fino alle porte di Camporosso, dove c’è il punto di partenza della Telecabina, si sono infatti presentati al via ben 250 sciatori provetti, tutti in abiti tradizionali che con grande abilità, dovendo reggere anche una torcia in fiamme, sono partiti intorno alle sei, o diciotto che dir si svoglia, e quando si è incominciato a intravvedere il serpentone luminoso, nel tratto terminale della pista, si sono levati applausi e incitamenti da parte del foltissimo pubblico – migliaia di persone che parlavano friulano, italiano, sloveno e tedesco – che attendeva sullo spiazzo e nel vicino paese. Qui, appena arrivati, gli sportivi si sono sganciati gli sci e portandoli in spalla si sono avviati verso Camporosso in un vivace corteo, continuando a urlare quel caratteristico “ia, o” come facevano scendendo la di Prampero.

Ecco l’arrivo a valle dei primi sciatori con le fiaccole. 

Nella frazione di Tarvisio, famosa per essere lo spartiacque della Valcanale (una parte scende verso Fella, Tagliamento e mare Adriatico; un’altra verso Gail, Drava, Danubio e mar Nero), erano infatti in corso festeggiamenti per accogliere gli sciatori provenienti dal Monte Lussari, con musica e falò, oltre a un simpatico mercato lungo la via principale del paese. Viste le temperature che ormai stavano rapidamente calando, è andato letteralmente a ruba il vin brulè, tanto che le pur generose scorte si sono ben presto esaurite.

Quella che si celebrava il giorno di Capodanno era la 52a Giornata mondiale della Pace. E questo sentimento di serena convivenza fra i popoli – come annotavamo proprio ieri mattina presentando la manifestazione sempre più vicina al mezzo secolo di vita – è anche il messaggio lanciato dalla tradizionale Fiaccolata scesa dal Monte Lussari, da quel celebre Santuario simbolo di amicizia e fratellanza, nel quale si ritrovano da sempre i fedeli di cultura latina, e quindi friulana e italiana, tedesca e slava. Vista la giornata molto favorevole, come dicevamo, foltissimo il pubblico dall’Italia, ma appunto anche dalle confinanti Austria e Slovenia. Il tutto in una cornice allegra di musica e canti, concluso dai tradizionali fuochi d’artificio.

Arrivederci quindi al prossimo anno, al primo gennaio 2020 quando la Fiaccolata del Monte Lussari raggiungerà la 47ma edizione. Un impegno cui l’Us Camporosso – alla quale si deve l’organizzazione assieme alla Vicinia della frazione tarvisiana, a Promoturismo Fvg e alla Regione – guarda fin d’ora affinché questo sentito appuntamento con la tradizione venga puntualmente assicurato.

Infine, con gli sci in spalla ci si avvia verso Camporosso.

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In copertina, l’arrivo della Fiaccolata.

(Foto di Daniel Longo)

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