Premiazioni in rosa per il “Cervignano Film Festival – Il cinema del confine e del limite 2019”, conclusosi dopo cinque giornate dense di appuntamenti di alto profilo: ben quattro degli otto premi assegnati dalla giuria di esperti, infatti, riconoscono il valore dell’opera di altrettante donne, circostanza insolita e incoraggiante.
Il Cervo d’Oro per il “Miglior film” è spettato a “In her shoes”, diretto da Maria Iovine; la miglior regia è stata invece quella dello spagnolo Alfonso Diaz, che ha firmato l’apprezzatissimo corto “El atraco”. Mentre il premio speciale della giuria è stato assegnato a “Manica a vento”, della regista Emilia Mazzacurati, quello del miglior montaggio a Sofia Machado (Germania), per “The divine way”. Eccoci poi al miglior attore: la palma è spettata a Giorgio Caputo, protagonista de “La forma del caos”; il corrispettivo al femminile è incarnato da Marta Zito, proclamata miglior attrice grazie all’interpretazione in “La cacciatrice di cascate”. La stessa opera, di Johnny Carrano, ha vinto anche il premio ” Finestra sul cinema Fvg”. La panoramica si completa con il premio ” Cervo VR”: lo ha conquistato il cortometraggio ” Your spiritual temple sucks”, diretto dal regista John Hsu (Taiwan).
«Un’esperienza entusiasmante, ne sono pienamente soddisfatto – commenta il direttore artistico del Cff, Marco Comar -: il Festival ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissato e che resterà il perno delle edizioni future, quello cioè di offrire una guida e una linea di riferimento nell’odierno mare magnum dell’audiovisivo, una traccia per suggerire percorsi che possano spingere l’interesse del pubblico verso confini e limiti sempre più lontani».

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In copertina e qui sopra tre immagini della cerimonia delle premiazioni.

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