Stagione in chiaroscuro quella appena chiusa dall’Associazione allevatori Fvg in malga Montasio. Le bizze meteorologiche hanno infatti compromesso ben sei fine settimana, ciononostante l’estate andata in archivio non è stata inferiore rispetto a quelle passate, né in termini di presenze né di turismo, anche grazie ai tanti eventi organizzati. Si conta che tra maggio e settembre, sull’altopiano, siano transitate qualcosa come 70mila persone, provenienti principalmente dalla nostra regione, dal Veneto, dall’Austria e dalla Slovenia. Irresistibile il richiamo del pascolo, meta ambita dalle famiglie, dagli escursionisti come dagli amanti delle due ruote. Moto sì, ma soprattutto biciclette, che dopo l’arrivo di tappa del Giro d’Italia hanno inserito l’ascesa al Montasio tra quelle da non perdere.

Aperta a metà giugno, la stagione in malga si è chiusa pochi giorni fa a ruota dell’alpeggio terminato già a fine settembre quando le 240 bovine al pascolo, di cui 150 vacche e 90 tra manze e giovenche, sono state riportate ai rispettivi allevamenti. “Il tempo è stato altalenante – spiega il presidente dell’Associazione allevatori Fvg, Renzo Livoni – ed ha influito sulla produzione di latte, minore a luglio e ad agosto rispetto al mese di settembre. Nonostante tutto, possiamo vantare una straordinaria qualità del formaggio, uno dei migliori degli ultimi anni: ha pasta favolosa, occhi di pernice, non si rompe se lo pieghi. L’anno scorso si è meritato tre premi, quest’anno sembra non essere da meno”.
Ricordiamo che in malga, tra agriturismo, pascolo, caseificio e spaccio, lavorano in tutto 20 persone. “E ce ne servirebbero ancora – fa sapere dal canto suo Vanni Micolini, responsabile della malga per conto dell’Associazione -: abbiamo enorme difficoltà a trovare cuochi e casari, li abbiamo cercati ovunque, anche in Slovenia, ma nulla. Trovare persone che abbiano queste professionalità oggi è difficilissimo e si ripercuote direttamente sull’attività delle strutture”. Che per l’Associazione allevatori Fvg quest’anno sono due. Alla malga si è affiancato infatti il rifugio Divisione Julia di Sella Nevea che ha aperto a luglio e si prepara ora alla sua prima stagione invernale sotto l’egida degli allevatori. “Abbiamo preso in affitto il rifugio ritenendolo strategico ai fini della promozione dei prodotti dei nostri soci – ricorda il direttore dell’associazione allevatori, Andrea Lugo – e questi primi mesi di attività ci stanno dando ragione. Ci sono diverse persone che vengono a comprare formaggio, burro e miele. Ora speriamo che arrivi la neve e che la stagione sciistica contribuisca a sviluppare ancor più il via vai” aggiunge Lugo ricordando che il rifugio dispone di ben 48 posti letto e 60 coperti al ristorante, una vetrina importante per gli allevatori in una delle principali località sciistiche della regione.

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In copertina, una visita del governatore Fedriga e dell’assessore Zannier.

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