L’edizione dei record per “Gusti di Frontiera”: il maggior numero di stand di ogni anno per il miglior risultato di sempre. Oltre 900mila i visitatori che si sono riversati nei 413 stand – distribuiti in 20 location tra Borghi geografici e percorsi tematici – a cui si sommano i bar, i locali e le trattorie cittadine che anche quest’anno hanno partecipato con entusiasmo alla più grande festa della città. Registrati incrementi di vendita, negli stand più gettonati, tra il 20 e il 30% con punte fino al 40, con una crescita visibile di accessi ai varchi d’ingresso, nell’utilizzo dei parcheggi e nei materiali diffusi agli infopoint. Un evento, come richiamato dalle massime istituzioni regionali nel corso dell’inaugurazione di giovedì scorso, che si inserisce ormai a pieno titolo tra i gli eventi “top” della regione.

QUALITÀ E NOVITÀ – Sono le parole d’ordine della kermesse, promossa dal Comune di Gorizia (con il contributo della Regione Fvg, della Camera di Commercio della Venezia Giulia e della Fondazione Carigo) che ancora una volta si conferma la più grande, variopinta e partecipata del Nordest italiano. Numerosi gli stand in crescita e quelli che hanno terminato i prodotti anche prima della conclusione della kermesse. Tra le presenze più attese, gli stand della carne toscana con 1500 kg di bistecche, 100 di prosciutto, altrettanti di salame, porchetta e lampredotto e 150 di salsicce. A Borgo Oriente oltre 1000 kg di kebab, 500 di riso e altrettanti di pollo, oltre a una tonnellata di verdure, che si somma alla tonnellata di patate olandesi. Lo stand Austria ha aumentato le vendite del 15% mentre la lavorazione artigianale delle mozzarelle ha aumetantato la produzione del 40% che si somma al successo complessivo dei formaggi. Tra i successi più clamorosi dell’edizione, la degustazione dell’amatriciana originale con un stand direttamente da Amatrice e il risultato Borgo Africa anche per l’artigianato. Il Borgo mare, poi, ha registrato 800 chili di pesce fritto e 350 di fasolari per un aumento complessivo dei consumi del 30 per cento.

SINDACO ENTUSIASTA – «Un risultato senza dubbio superiore alle aspettative» per il Sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, considerato che già i numeri dello scorso anno erano imponenti». «La stima di 900 mila presenze senza dubbio gratifica me ed i tanti che hanno lavorato per questo risultato, in primis l’assessore ai Grandi Eventi, Arianna Bellan. Ma sono ancor più soddisfatto perché con gli accorgimenti adottati non ci sono stati assembramenti e il flusso del pubblico è stato sempre scorrevole. Hanno funzionato bene anche i posteggi ed i collegamenti. Molto bene anche l’opera delle Forze dell’ordine, della security in genere. Insomma, l’obiettivo che abbiamo centrato è quello di aver fatto divertire in sicurezza un pubblico immenso, con grandi ricadute per la nostra economia. Altre iniziative sono già in cantiere per il prossimo anno… ma sono ancora top secret!». La folla che ha invaso Gorizia ha raggiunto picchi altissimi: una marea umana che ordinatamente si è riversata nelle vie e nelle piazze del centro tra cibo, musica e balli scatenati in un’atmosfera di festa fino a tarda notte. Grande l’apprezzamento per le specialità esotiche e di casa nostra, per i momenti d’intrattenimento e l’alta qualità complessiva dell’offerta culinaria.

L’EMOZIONE DELL’ASSESSORE – «È davvero straordinario che Gusti di Frontiera, dopo 16 anni, non solo continui a crescere, ma che consolidi in modo così evidente la fidelizzazione del pubblico: un popolo di fedelissimi, molti dei quali vengono da fuori Gorizia o fuori regione, e prendono addirittura le ferie per essere presenti», sottolinea l’assessore Bellan. «Questo mi fa enorme piacere e mi emoziona. Ho parlato con tanti standisti, operatori, cittadini e ribadisco che chi ha prodotti di qualità a “Gusti” vende tantissimo: al punto, in qualche caso, da esaurire la merce perfino prima del termine dell’evento. Anche quest’anno si è confermato questo trend e su questo successo continueremo, privilegiando sempre più la qualità dell’offerta, un elemento distintivo del nostro appuntamento».

STRUTTURE RICETTIVE  SOLD OUT – Tutto esaurito in quelle di Gorizia e dintorni, tra alberghi e bed & breakfast. E questo testimonia concretamente l’afflusso eccezionale di pubblico, a cui si unisce la massiccia presenza dei tantissimi espositori che per quattro giorni hanno messo il mondo a tavola nel centro cittadino, trasformando il capoluogo isontino in un mappamondo di gusti che ha superato ogni frontiera nel segno della cucina.  Grande successo per i “must” di sempre come il Borgo Balcani con le amate “pljeskavice” o i “Kurtoskalacs”, il più antico tra i dolci ungheresi, preparato al momento davanti a una fila incessante di appassionati. Molto apprezzate, però, anche le novità dell’edizione, a partire dal Borgo Africa, letteralmente preso d’assalto fin dal primo giorno, con il platano, lo yam, la patata dolce e la manioca fritti dal Camerun, il tè magrebino, l’hummus e il kushari dell’Egitto, e, ancora, il “Ravitoto” dal Madagascar, piatto nazionale a base di carne di zebù. Successo per le specialità d’Oriente con la cucina indiana, tailandese, vietnamita e araba, ma anche per le Wienerschnitzel e i Canederli dall’Austria, il panificio su ruote che sforna i Bretzel, il “Frico” friulano, tradizionale o su stecco, i gusti e i profumi del Nord e sud America così di tutta l’Europa, senza trascurare le più eccellenti specialità regionali.

I SOCIAL NETWORK – Prendendo come campione l’arco temporale degli ultimi 28 giorni di attività, i social media di Gusti di Frontiera hanno raggiunto quasi il milione di persone, di cui circa 790 mila sulla piattaforma Facebook e oltre 200 mila su quella Instagram. Le interazioni con i post (like, commenti, condivisioni, clic di approfondimento) hanno raggiunto il numero di 112.500 su Facebook e di 20 milasu Instagram. Su quest’ultimo canale social si evidenzia un’ottima fidelizzazione che ha reso oltre 650 mila visualizzazioni. Le persone raggiunte sono posizionate per un 62% in Italia e per l’altro 38 all’estero, di cui il seguito maggiore proviene da Slovenia, Austria, Germania, Croazia, ma anche Regno Unito, Stati Uniti d’America e Paesi dell’est Europa. La fascia d’età maggiormente coinvolta è giovane, dai 25 ai 34 anni. Numerose le interazioni e i commenti e le menzioni su Instagram che fanno trapelare un vero e proprio coinvolgimento social dell’evento, un affetto generale e un piacere particolare a rendere nota la propria partecipazione. La “star sociale” (e non solo) è stata il pastry chef Damiano Carrara, che ha contribuito ad allargare il pubblico virtuale di Gusti di Frontiera. Da segnalare che il programma business dell’azienda Facebook ha avanzato una candidatura per la pagina di Gusti, quale “storia straordinaria” di gestione della comunicazione.

SALOTTO DEL GUSTO TUTTO ESAURITO – La cultura del cibo e dell’imprenditorialità, la candidatura di Gorizia e Nova Gorica a Città europee della cultura 2025 e l’importanza della tradizione locale sono stati i temi sviluppati in questa edizione del Salotto del Gusto. Attraverso momenti propedeutici programmati prima dell’inaugurazione – come workshop, cene tematiche e attività svolte in collaborazione con gli studenti universitari – l’attesa nei confronti dell’evento è aumentata tanto da segnare per i laboratori finali, un sold out totale. I contenuti sono stati veicolati attraverso gli ospiti, chef, giornalisti nazionali e pastry chef che hanno sviluppato i temi a loro assegnati: Antonio Martino ci ha portati nel meraviglioso mondo della panificazione e ha dato spazio e lustro alla filiera locale con il Mulino Tuzzi ed il Forno Iordan, Damiano Carrara ha aperto la giornata di venerdì con il laboratorio sulla decorazione, Emanuele Scarello, Riccardo Gaspari e Michela Fabbro hanno sviluppato il tema del latte e dei suoi derivati, con un posto di prestigio per il “Frico” piatto simbolo del Friuli. Affiancati dall’instancabile Giorgio Giambelli, che si è prestato anche ad elaborazioni improvvisate, come appunto nel caso del “Frico”, e da Roberto Franzin che ha in più occasioni veicolato i messaggi di sostenibilità e responsabilità nell’arte culinaria, tutti i partecipanti del Salotto del Gusto hanno potuto scoprire un piccolo scorcio di Gorizia e della sua proiezione verso il futuro assieme alla vicina Nova Gorica. Infine, degno di nota, il collegamento con Matera, Capitale europea della cultura 2019 che, attraverso il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, ha ripercorso il suo cammino verso il prestigioso riconoscimento augurando alla candidatura di Gorizia e Nova Gorica di poter raggiungere il medesimo risultato. Un ringraziamento, dovuto, oltre ai numeri, va alle scuole Ad Formandum e Ial che hanno supportato gli chef nei momenti di show cooking e “rubato con gli occhi” i segreti del mestiere, Onav per la mescita dei vini, il Consorzio Collio, l’Associazione Produttori RIbolla di Oslavia e l’Associazione Rosa di Gorizia per aver organizzato dai contenuti all’esecuzione questa edizione del Salotto del Gusto 2019 dando lustro al meglio del nostro territorio.

OFFERTA CULTURALE E TURISTICA – Ottimo anche il riscontro di pubblico per l’offerta culturale nei giorni di Gusti: il Castello è stato visitato tra sabato e domenica da quasi 3 mila persone, con un dato in crescita del 25%. Molto soddisfatti i camperisti ospitati in Viale Oriani e via Giustiniani con grande affluenza anche da Lombardia, Veneto e perfino dalla Sicilia: il numero complessivo dei camper è di circa 250. In Sinagoga oltre 150 persone hanno partecipato alla degustazione di vino e grappa Kasher. Tutto esaurito per le visite guidate a Palazzo de Grazia e successo di ingressi per Palazzo Coronini. Soddisfazione dall’Erpac con circa 600 presenze tra Palazzo Attems e i Musei di Borgo Castello con un risultato nettamente superiore a quelli dello scorso anno.

PUNTO GIOVANI – Il servizio dell’assessorato alle Politiche Giovanili si riconferma per il quinto anno di fila parte integrante dell’organizzazione di “Gusti di Frontiera”. Anche quest’anno il Punto Giovani si è occupato della gestione e formazione di un gruppo di collaboratori sempre più numeroso: 30 per l’esattezza, affiancati da 5 tirocinanti curricolari dalle Università di Udine e Trieste. Nel corso della manifestazione i ragazzi, affiancati dai volontari della Protezione Civile, hanno presidiato gli info-point dalle 10 fino alle 22. Al termine di ogni turno ci sono stati dei momenti dedicati alla raccolta di idee e feedback volti al costante miglioramento della gestione della kermesse enogastronomica. Molte le richieste di informazione anche sulla città di Gorizia, sulle mostre visitabili e sui principali richiami turistici. Molte le richieste anche da persone provenienti dall’estero.

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In copertina e all’interno le foto di Pierluigi Bumbaca testimoniano l’affollamento del centro di Gorizia.

 

 

 

 

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