di Giuseppe Longo

Ma l’amicizia fra Nimis e Lannach è più forte del maltempo! Diluviava sopra il tendone del Prato delle Pianelle, ieri pomeriggio, quando i due paesi, friulano e stiriano, hanno rinnovato il loro gemellaggio sottoscritto 30 anni fa nel ricordo dello scultore Rodolfo Zilli. Ma la festa è riuscita bene ugualmente, in un clima di grande serenità e allegria, tra le festose note della Marktmusikkapelle Lannach scesa assieme alla folta comitiva guidata dal borgomastro Josef Niggas. Il quale assieme al sindaco Gloria Bressani ha firmato le pergamene che rinnovano il legame di amicizia. C’erano anche gli assessori Serena Vizzutti e Aldo Attimis, assieme ad altri amministratori comunali.

I due sindaci firmano le pergamene.

Ma la festa era cominciata nel Santuario, alla Messa solenne – celebrata in italiano, tedesco e latino – che ha concluso l’Ottavario, ricorrendo la festa della Natività della Madonna. All’altare con l’arciprete Rizieri De Tina, il parroco di Lannach Petar Krstičević e il concittadino Carlo Gervasi, titolare della Chiesa di San Marco a Udine. Al termine del rito ha parlato il presidente del consiglio pastorale, Pietro Nocera, per ringraziare i sacerdoti che hanno animato l’Ottavario, l’impresa Lizzi che ha curato il restauro della Chiesa, il fabbriciere Aldo Attimis e l’amministratore della Pieve Valentino Covazzi, nonché Carla e Rita Monai, che si sono assunte con entusiasmo l’impegno di occuparsi del Santuario durante l’anno, e Gianni Paganello, sagrestano invece proprio nei giorni dell’Ottavario.

Parlano i parroci di Lannach e Nimis. 

Quindi la festa è proseguita sotto il tendone, mentre ricominciava a piovere, con il pranzo offerto dalla Pro Nimis, presieduta da Gabrio Vaccarin. Proprio qui, mentre l’acqua cadeva a secchi, si è rinnovato il solido legame di amicizia tra le due località – ricordiamo che simile cerimonia si era tenuta due settimane fa a Lannach -, con i brevi discorsi dei due primi cittadini che hanno ribadito il significato di questo gemellaggio in un’Europa senza confini, ricordando gli artefici e i suoi continuatori: i sindaci Giovanni Roberto Mattiuzza, Germana Comelli e chi scrive. E quindi Renato Picogna, Valter Tosolini, Danilo Gervasi, da parte italiana; Josef Maier, Helmut Kormann e Maximilian Röck, da quella austriaca. Quindi la firma dei documenti ufficiali e lo scambio di doni: gli amici di Lannach hanno portato una bellissima bandiera a festone con gli stemmi dei due Comuni, mentre Nimis ha offerto, tramite la Pro Loco, un graditissimo e saporito ricordo, con vini e prodotti tipici della terra friulana. Come a Lannach, c’era anche Bruno Fabretti, il più anziano della festa: 96 anni domenica prossima! Naturalmente non sono mancati gli inviti a rivedersi presto, a cominciare dalla festa paesana che si terrà nei primi giorni di ottobre nella cittadina a pochi chilometri da Graz.

Il saluto di Vaccarin e la banda.

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Insomma, una bella e sentita festa, nonostante il maltempo che imperversava e che ha costretto a chiudere la “Sagre des Campanelis” anzitempo. Per cui anche gli attesi giochi popolari con il sempre combattutissimo palo della cuccagna sono stati annullati. Andrà meglio il prossimo anno…

Infine, i sindaci accanto alla bandiera con gli stemmi di Lannach e Nimis.

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In copertina, Josef Niggas e Gloria Bressani con le pergamene del 30° del gemellaggio Lannach-Nimis.

 

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