di Gi Elle

“La misura del tempo nelle Valli Dolomitiche” (Giuseppe De Donà, Unione Astrofili Italiani) e “Non vedo l’ora – Le meridiane di Maniago come nessuno ve le ha mai raccontate” (Ennia Visentin, gnomonista) sono i titoli di due affascinanti argomenti che saranno trattati nel corso della conferenza di astronomia che si terrà dopodomani, sabato 1 giugno, alle 18, nella sala “Fiorenzo Roveredo” di palazzo Toffoli, a Montereale Valcellina. Ma vediamo di capire meglio di cosa si tratta.
L’incontro è stato organizzato dall’Unione Pordenone astrofili. Giuseppe De Donà è il referente nazionale quadranti solari, sezione inserita nella Uai (Unione astrofili italiani), e parlerà dei vari sistemi di misurazione del tempo dall’antichità fino ai nostri giorni, dando particolare attenzione alle tradizioni e abitudini delle vallate nelle Dolomiti. Saranno pertanto considerate le meridiane realizzate dall’uomo come manufatti e strumenti di misurazione più o meno precisi e contemporanemente le meridiane cosiddette naturali che nei secoli hanno accompagnato la vita delle comunità montane (le varie cime di mezzodì… e altri oronimi).

“Non vedo” l’ora, invece, è un progetto realizzato per Dolom.it il museo virtuale, attraverso un lavoro eseguito dalla gnomonista Ennia Visentin nelle scuole in collaborazione dell’Ecomuseo regionale delle Dolomiti Friulane Lis Aganis e Isoipse. Si tratta di un percorso che tocca tutte le 22 meridiane, antiche e di nuova realizzazione, che si trovano nel comune di Maniago. Il tour delle meridiane del Maniaghese è raccontato da 24 bambini della primaria di Maniagolibero e 8 ragazzi della secondaria di primo grado.
Nella cittadina dei coltellinai, l’appuntamento è fissato per lunedì 3 giugno, alle 8 con partenza dalla scuola alle 8.30, quindi trasferimento al duomo. E’ prevista una passeggiata percorrendo le varie tappe attraverso Maniago e Maniagolibero.
“La trasformazione del paesaggio – osserva Ennia Visentin – si esprime anche nella perdita della funzionalità originaria di manufatti che hanno caratterizzato il territorio in passato. È il caso delle meridiane che punteggiano, in modo più o meno visibile, il paese di Maniago. Strumenti di misurazione del tempo che hanno perso la loro funzione originaria con l’avvento degli orologi, prima, e dai sistemi elettronici, poi. E sono proprio gli strumenti e i linguaggi contemporanei a riportare in vita la storia delle meridiane, offrendo un nuovo senso alla loro presenza nel paesaggio attuale”.

Immagine del Calendario delle meridiane di Maniago.

Il percorso didattico “Non vedo l’ora” ha coinvolto, infatti, due classi della scuola primaria e secondaria di Maniago nella creazione di un tour multimediale che porta a scoprire le meridiane di Maniago sotto una nuova luce. Guidati dalla stessa Ennia Visentin, gli studenti si sono immersi nel mondo dei quadranti solari, imparando a conoscere gli elementi grafici e decorativi, le tecniche costruttive, i diversi sistemi di conta delle ore, ricostruendo le storie dei quadranti scomparsi e identificando quelli da salvare dall’oblìo. Il tour multimediale si compone di interviste, fotografie e disegni da loro creati, e ci conduce all’interno di un’avvincente “Caccia al quadrante” che porta ad interrogarsi sulle trasformazioni del paesaggio architettonico e sul significato contemporaneo di alcuni elementi che, nonostante siano sotto ai nostri occhi, spesso sfuggono alla nostra attenzione. Il tour è presente all’interno del profilo DOLOM.IT sulla app izi.TRAVEL, la piattaforma di audioguide e tour di città più diffusa al mondo che inserisce Maniago all’interno di un circuito turistico e culturale in continua crescita.

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In copertina e qui sopra l’affascinante paesaggio dolomitico con le Tre Cime di Lavaredo.

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